P. Giulio Pagotto, C.Ss.R. 1930-2021 – Italia.
P. Giulio Pagotto, C.Ss.R. 1930-2021.
Il redentorista P. Giulio Pagotto, 1930-2021, Italia, Provincia di Roma. Sacerdote dal tratto squisito e cordiale, missionario di misericordia e confratello amabile e superiore paterno. Ha arricchito con la sua presenza le varie comunità dove ha operato. Stimato ed amato da tutti, ha servito negli ultimi anni il santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso a Bussolengo. È morto a 90 anni.
Dati Ufficiali
- Cognome = Pagotto
- Nome = Giulio
- Nazionalità =– Italia (Provincia di Roma)
- Nato = 09-Ott-1930
- Morto = 03-Gen-2021
- Professione = 15-Set-1950
- Sacerdote = 27-Ott-1957
Scheda personale del P. Giulio Pagotto
a cura di p. Vincenzo La Mendola, archivista provinciale
L’anno nuovo si apre con un puntuale richiamo all’eternità, per l’inaspettato decesso del nostro confratello p. Giulio Pagotto il 3 gennaio 2021.
Giulio Luigi Pagotto nasce a Noventa di Piave, in diocesi di Treviso e provincia di Venezia, il 9 ottobre 1930, da Luigi e Maria Maddalena Conte. La famiglia è costituita dai genitori e sei figli, più cinque del primo matrimonio del padre. Battezzato nella chiesa parrocchiale di Grassaga di San Donà di Piave e cresimato in quella di Noventa, riceve la prima istruzione elementare in paese.
È accolto nella Scuola Apostolica di Bussolengo il 9 agosto 1943, essendo direttore p. Nereo Spagnolo. Alla fine del primo ciclo di studi i formatori esprimono il seguente giudizio: «Intelligenza sufficiente. Volontà buona. Carattere aperto, molto docile, riflessivo, di giudizio molto retto.
Amante dello studio, diligente e ordinato nella vita disciplinare. D’una pietà soave e costante. Molto riservato e modesto, ubbidiente. Alla sua vocazione dimostra molto amore ed attaccamento. Un po’ sentimentale, di natura pigro, con tendenza allo scoraggiamento».
È ammesso al Noviziato che inizia con la vestizione (14 settembre 1949) nella casa di Marzocca, sotto la guida del maestro p. Luigi Vori, terminandolo con qualche problema di salute. Emette la prima professione nelle mani del superiore p. Sante Staccone il 15 settembre 1950. Passa allo Studentato di Cortona per la preparazione al sacerdozio. Riceve gli ordini minori, il diaconato e il presbiterato (27 ottobre 1957), dalle mani del vescovo monsignor Giuseppe Franciolini, nella nostra chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso.
Conclusi gli studi è inviato in qualità di assistente all’Educandato di Bussolengo per l’anno 1959-1960. Nominato vice maestro dei novizi a Scifelli dal 1960 al 1964, passa, nella stessa casa, a dirigere l’Educandato, dal 1964 al 1967. Sempre con lo stesso ufficio viene trasferito a Francavilla, dove rimane fino al 1981, con l’incarico aggiunto di curare la pastorale vocazionale.
Da Francavilla, nel 1978, scrive al Consiglio provinciale manifestando il desiderio di recarsi in missione nel Paraguay, domanda espressa per la seconda volta e mai accolta, per i suoi problemi di salute. Per un anno sarà anche maestro dei novizi a Scifelli (1967-1968).
Dopo vent’anni vissuti negli ambienti formativi, le viene assegnato un ruolo di responsabilità. Nel 1981 è nominato superiore della comunità di Frosinone, dove riscontra molto apprezzamento da parte dei fedeli, i quali, con una lettera che raccoglie numerose firme, chiedono al provinciale di non trasferirlo, perché apprezzato da tutta la città, per la sua predicazione e anche come confessore e direttore spirituale. Conoscitore della musica amava trascorrere il tempo libero nel suono dell’organo.
Dal 1990 al 1993 è superiore della comunità di Bussolengo, dove sono accolti gli studenti professi dalla Polonia. Dal 1996 al 1999 è nominato superiore e parroco a Marzocca. Nella lettera di presentazione al Vescovo, il superiore provinciale di allora, p. Tito Furlan lo presenta con questo profilo: «E’ stato per diverso tempo direttore di una nostra scuola missionaria, successivamente maestro dei novizi, predicatore nelle missioni popolari e superiore delle comunità di Frosinone e Bussolengo. In tutti gli uffici ricoperti e nel ministero svolto, si è sempre distinto per spirito di preghiera, di sacrificio e di dedizione al dovere. Carattere mite e buono, umile e obbediente, ha sempre saputo conquistare la fiducia dei fedeli.
Recentemente a Bussolengo ha istituito una scuola di preghiera per laici, da lui diretta, cogliendo un buon successo e tanto gradimento da parte dei frequentatori».
Nel triennio 1999-2002 è nominato superiore della casa di Modena, espletando il ministero di confessore nella nostra Chiesa e rendendosi disponibile alla predicazione e alle missioni popolari. Successivamente assegnato a Venezia, è vissuto in quella comunità rendendosi disponibile al ministero della Riconciliazione nella Basilica di San Marco e dedicandosi alla custodia della nostra chiesa della Fava.
Dal 2014 è membro della comunità di Bussolengo. In un primo periodo si è dedicato all’assistenza del santuario come prefetto della chiesa e al ministero delle confessioni, finché le forze gli e lo hanno consentito. Reso inabile della malattia è stato ricoverato alla casa del clero di Negrar, dove ha condiviso la degenza insieme ai confratelli p. Felice e p. Pietro Rizzardo, accettando serenamente la malattia che è degenerata nel progressivo deperimento fisico e psicologico.
È spirato alle 22,30 circa del 3 gennaio 2021. Le esequie, presiedute dal superiore provinciale p. Antonio Cirulli, si sono svolte il 7 gennaio, alle ore 9,00 nella nostra chiesa di Bussolengo. La salma sarà inumata nella tomba dei Redentoristi nel cimitero della stessa città.
L’omelia del P. Provinciale ai funerali e le testimonianze su di lui >nel file pdf
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