Fratel Valentino Onorati (1920-2014) – Italia.
Fratel Valentino Onorati (1920-2014)
Nato a Boville Ernica il 25 gennaio 1920
Morto a Vicalvi (FR) il 24 dicembre 2014
(dall’omelia del P. Provinciale)
Carissimi confratelli, carissimi parenti e amici di fr. Valentino.
La Parola di Dio illumina sempre ogni vicenda della nostra vita, lieta o triste che sia; noi siamo infatti persuasi che la vita non ha uno sviluppo in mano al cieco caso, ma è condotta da Dio, e se noi non opponiamo resistenze o chiusure, è sempre condotta ad un fine di bene e anche di gioia.
Così è anche per questo momento nel quale ci siamo riuniti per dare l’estremo saluto al carissimo Fr. Valentino.
“Sappiamo che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla terra, riceveremo un’abitazione da Dio, una dimora eterna, non costruita da mani di uomo, nei cieli.”: così San Paolo nella prima lettura.
Parole che illuminano di una luce di fede la lunga vita di Fr. Valentino che ormai fra pochi giorni avrebbe compiuto 95 anni, dei quali quasi 75 vissuti da religioso laico della nostra congregazione redentorista.
Aveva infatti fatto la sua prima professione religiosa il 20 agosto 1940.
Da giovane religioso era stato per quasi 14 anni nella comunità di Bussolengo, poi per più di 40 anni, dal 1954 al 1997, a Cortona, dove ha vissuto fino in fondo la storia del nostro studentato in particolare svolgendo il ruolo di economo e di autista, e poi ha seguito la trasformazione della struttura in quella che venne chiamata l’Oasi Neumann, nella quale ancora per anni ha avuto la possibilità di testimoniare la sua fede e la sua donazione al Signore nella nostra famiglia religiosa. I giornali locali hanno riportato la notizia del suo trasferimento e hanno descritto il suo ultimo periodo a Cortona dicendoci che andava anche di casa in casa a salutare tante persone e famiglie che durante questi anni ha conosciuto. Ma quel che è interessante è che questo suo peregrinare viene descritto non solo come un saluto di circostanza: “chiedo scusa a tutti se anche senza volerlo posso aver offeso qualcuno o detto qualche parola che non dovevo”.
Gli ultimi anni prima che iniziasse l’inesorabile disfacimento del suo corpo mortale, li ha vissuti a Scifelli, prestando ancora la sua preziosa opera a servizio della comunità e dei cristiani di Scifelli, in particolare degli ammalati e degli anziani. Poi la malattia che nel 2009 lo ha portato lontano dai suoi confratelli, in una casa di riposo di Sora, avendo bisogno di una assistenza che la sua comunità non gli poteva più garantire. Tornava periodicamente presso la sua comunità: ricordo molto bene in particolare la bella celebrazione del suo 90° com- pleanno. Le ultime occasioni sono state la visita del Consiglio Generale nel mese di febbraio, e i ritiri annuali della Provincia lo scorso settembre. In quell’occasione molti di noi hanno potuto constatare che ormai non era più lui, era assente, insofferente è visibilmente affaticato.
La malattia ha distrutto il suo corpo, ma la sua fede non è certo venuta meno e ha sempre confidato nel Signore e nella Vergine santissima. Significativo che chiunque andasse a trovarlo si sentiva ripetere le strofe della canzoncina di sant’Alfonso “Quanno nascete Ninno a Bettalemme, era notte e parea miezzojuorno…” Il Signore ha voluto chiamarlo a sè proprio alla vigilia di Natale, Mistero che evidentemente egli meditava finché era cosciente e vigile nei suoi sentimenti. Direi da buon redentorista, perché uno dei capisaldi della spiritualità redentorista è proprio la meditazione della Incarnazione, e quindi del Natale di Gesù.
“Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli.”: questa preghiera con la quale Gesù loda il Padre. raggiunge certamente anche fr. Valentino: noi siamo sicuri che nella sua umiltà, nella sua piccolezza è stato davvero un grande che ci ha testimoniato la gioia del Vangelo, la gioia della sua fede e della sua donazione a Cristo.
“Nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare“. Anche queste parole che riecheggiano nelle chiese del mondo in questi giorni del periodo natalizio le possiamo pensare e applicare a fr. Valentino. Egli non era uno studioso di teologia, ma aveva capito molto bene che Dio è nostro Padre, che è Padre di tutti, un padre misericordioso, e pietoso, che ama ogni uomo e sostiene ognuno nel cammino della vita.
Il suo essere religioso redentorista lo viveva nella semplicità e nella profondità della sua fede che testimoniava con gioia, con un sorriso che trasmetteva serenità.
Vogliamo ringraziare il Signore per la sua vita, per la sua consacrazione al Signore, e per la sua testimonianza di vita.
Ma vogliamo anche ringraziare fratel Valentino per tutto quello che ha donato alla Congregazione in tanti anni di vita consacrata. Senza di lui la nostra Provincia è più povera, non solo perché ci manca un confratello, ma perché ci manca la sua personalità, la sua gioia, la sua disponibilità, il suo sorriso, la sua compagnia. Chiediamo al Signore che sia lui a colmare il vuoto che egli lascia, con il dono di nuove vocazioni di giovani coraggiosi e generosi che come lui, nella semplicità e nell’umiltà, si consacrino con gioia al Signore e al servizio dei fratelli.
Amen.
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Profilo tratto dal
Bollettino della Provincia Romana
gennaio 2015.
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