17. “O DOLCE VERGINE MARIA”
Il Signore ha reso il nome della nostra regina Maria dolce per i suoi servi, sia in vita che in punto di morte. Non parlo di una dolcezza sensibile, che non è concessa comunemente a tutti. Parlo della salutare dolcezza di conforto, di amore, di letizia, di fiducia e di forza, che il nome di Maria dà comunemente a quelli che lo pronunciano con devozione. […]
Il beato Enrico Susone diceva che nel nominare Maria si sentiva animato alla fiducia e acceso d’amore, e provava un tale sollievo che quel dolce nome, da lui pronunciato tra lacrime di gioia, era come un favo di miele in fondo alla sua anima. E san Bernardo dice a Maria: “O grande, o pia, degna di ogni lode, santa Vergine Maria, il tuo nome è così dolce e amabile che, al solo pronunciarlo, accende nel cuore l’amore per te e per Dio”. […]
Per sant’Ambrogio il dolce nome di Maria è unguento profumato che effonde il profumo della grazia divina, e prega la Madre di Dio dicendole: “Discenda nell’intimo delle nostre anime questo unguento di salvezza”. Fa’ che noi, vuol dire il Santo, ci ricordiamo spesso di nominarti con amore e fiducia, perché chiamarti così significa possedere la grazia divina, o è caparra per ritrovarla presto.[…]
Seguiamo dunque il consiglio di san Bernardo: “Nei pericoli, nelle angosce, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria. Non si allontani dalle tue labbra, non si allontani dal tuo cuore”: in tutti i pericoli di perdere la grazia divina, pensiamo a Maria, invochiamo Maria insieme al nome di Gesù, poiché questi due nomi sono sempre uniti. Che questi due nomi tanto dolci e potenti non si allontanino mai né dal nostro cuore né dalle nostre labbra, poiché ci daranno la forza per non cedere e per vincere sempre tutte le tentazioni. […]
Il nome di Maria è tanto dolce per i suoi devoti e, finché vivono, ottiene loro grandi grazie. Ma più dolce ancora sarà per loro in punto di morte, impetrando loro una morte dolce e santa. San Camillo de Lellis raccomandava vivamente ai suoi religiosi di aiutare i moribondi perché invocassero i nomi di Gesù e di Maria. Quando poi, come leggiamo nella sua Vita, egli stesso si trovò in punto di morte, ripeteva gli amati nomi di Gesù e di Maria con tanta tenerezza che ne infiammava d’amore anche chi l’assisteva. Alla fine, con gli occhi fissi sulle loro immagini adorate e con le braccia in croce, il Santo spirò con un’espressione di pace paradisiaca, pronunziando come sue ultime parole i dolci nomi di Gesù e di Maria. […]
Preghiamo Dio di concederci la grazia che l’ultima parola sulle nostre labbra sia il nome di Maria. […]
Preghiera
Mia dolce Signora e Madre, io amo il tuo santo nome perché ti amo tanto. Propongo e spero, con il tuo aiuto, di invocarlo sempre in vita e in morte.
Per la gloria del tuo nome, quando l’anima mia uscirà da questo mondo, vienile incontro, Vergine benedetta, e prendila fra le tue braccia. Non disdegnare di venire allora a consolarla con la tua dolce presenza. Sii per essa la scala e la via per il paradiso. Ottienile la grazia del perdono e l’eterno riposo. O Maria, avvocata nostra, difendi i tuoi devoti e prendere a tuo carico la loro causa davanti al tribunale di Gesù Cristo.
(da Le Glorie di Maria, Parte I, X)
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