Novenanatale17

 

Novena di Natale
nello spirito di S. Alfonso
17 dicembre

 Ecco, il Signore viene: venite, adoriamo.

  • O Sapienza che esci dall’Altissimo e tutto disponi con forza e dolcezza: vieni a insegnarci la via della vita.
  • Gesù, il Messia, è il discendente di Abramo e il vero erede della promessa profetizzata a Giuda, figlio del patriarca Giacobbe, il quale, morente, indirizza alla sua tribù una benedizione particolare. La genealogia di Gesù racconta le radici umane di Gesù e lo considera come il punto di arrivo delle profezie e della storia.
  • O Dio creatore e redentore, che hai rinnovato il mondo nel tuo Verbo, fatto uomo nel grembo di una Madre sempre vergine, concedi che il tuo unico Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, ci unisca a sé in comunione di vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Preghiera di S. Alfonso

 O dolce, amabile e santo Bambino, per farti amare dagli uomini non hai saputo più che fare. Basta dire che da Figlio di Dio ti sei fatto figlio dell’uomo; e tra gli uomini hai voluto nascere come tutti gli altri bambini, ma più povero e più avvilito degli altri, scegliendoti una stalla per casa, una mangiatoia per culla e un poco di paglia per letto.
Hai voluto apparire a noi la prima volta in questa sembianza di povero pargoletto, per attirarti i nostri cuori sin dalla tua nascita. E come hai potuto trovare tanta ingratitudine presso la maggior parte degli uomini, dal momento che pochi ti conoscono e più pochi sono quelli che ti amano?
Ah Gesù mio, tra questi pochi voglio esserci anch’io. In passato anche io ti ho trascurato, ma ora riconosco il male che ho fatto e me ne dispiaccio di cuore.
Io ti amo, o Gesù mio, e so già che questa luce e questa buona volontà che ora ho, sei tu a darmela; ma ti prego a conservarmela con la tua grazia. Tu sai la mia debolezza, i tradimenti che ti ho fatti: non mi abbandonare.
O Maria, o gran Madre del Verbo Incarnato, tu che sei la madre della perseveranza e la dispensiera delle divine grazie, non mi abbandonare e aiutami sempre. Con il tuo aiuto, o speranza mia, confido d’esser fedele a Dio sino alla morte.

 Impegno
Cristo nuovo Adamo. – Cristo è entrato nella discendenza del primo Adamo attraverso la via comune a tutti gli uomini, la sofferenza e la morte, ed ha trasformato ogni cosa. Noi siamo sulla sua scia.

da “Sorella Radio” Anni ’60
Ascolta e scarica la storia di “Tu scendi dalle stelle” (6,4 MB)

Leggi sulla fonte originale del Berruti pag. 328 le circostanze della genesi di “Tu scendi dalle stelle”

P. Salvatore Brugnano