Novena di Natale
nello spirito di S. Alfonso
16 dicembre
Ecco, il Signore viene: venite, adoriamo.
* Vieni, Signore, non tardare: perdona i peccati del tuo popolo
- Un avvenire di gioia e di salvezza è quello che l’uomo spera; il suo non è un ingenuo ottimismo, è ormai una iniziativa stessa di Dio che prende parte alla sua storia. Ma l’uomo saprà prendere parte alla storia di Dio? Giovanni Battista comincia ad indicargli la strada, in attesa della venuta del Messia.
- O Dio, che sei il liberatore dei poveri, vieni incontro alle speranze di quanti ti cercano con cuore sincero, e dona a tutti i tuoi figli di esultare nello Spirito per la venuta del Salvatore. Per Cristo nostro Signore. Amen
Preghiera di S. Alfonso
O Verbo Incarnato, ti sei fatto uomo per accendere nei nostri cuori il divino amore, e come hai potuto incontrare tanta ingratitudine nei cuori degli uomini?
Forse non lo sanno? Sì che lo sanno e lo credono: tu per essi sei venuto dal cielo a vestirti di carne umana, a caricarti delle nostre miserie; sanno che per loro amore hai condotto una vita di pene, ed abbracciato una morte ignominiosa; lo sanno, eppure vivono cosi dimentichi di te! Amano i parenti, amano gli amici, amano anche le bestie… e poi solo con te sono così disamorati e ingrati?
Signore, accusando questi ingrati, accuso me stesso che peggio degli altri ti ho trattato! Ma mi dà coraggio la tua bontà, la quale mi ha sopportato finora, al fine di perdonarmi e di accendermi del tuo amore.
Sì, mio Dio, voglio pentirmi e mi pento con tutta l’anima d’averti offeso; e voglio amarti con tutto il cuore, che oggi consacro a te. Infiammalo del tuo santo amore, e fa’ che da oggi in avanti non ami altro che te, bontà infinita.
O Maria madre mia, che sei la madre del bell’amore, impetrami questa grazia di amare il mio Dio; da te la spero. Amen.
Impegno
Pentirsi dei peccati. – Il pentimento è un atteggiamento di amore, che non si può improvvisare, e la presenza di Dio lo feconda. Tutti siamo peccatori, ma quanti veramente pentiti?
Una canzoncina di S. Alfonso
Tu scendi dalle stelle
Tu scendi dalle stelle, o Re del Cielo,
e vieni in una grotta al freddo, al gelo.
O Bambino mio Divino,
io ti vedo qui tremar.
o Dio beato,
e quanto ti costò l’avermi amato!
A Te, che sei del mondo il Creatore
mancano panni e fuoco, o mio Signore.
Caro eletto Pargoletto,
quanto questa povertà
più m’innamora,
giacchè ti fece Amor povero ancora.
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Ascolta e scarica la melodia (Coro dell’Annunziata di S. Agata dei Goti)
P. Salvatore Brugnano