Novena alla Madonna del Perpetuo Soccorso – 1° giorno
Primo giorno
1. La sacra Icona – Introduzione.
2. Amiamo la Madonna perché Dio l’ama.
1 – La sacra Icona.
L’Icona della Madonna del Perpetuo Soccorso è una bellissima produzione dell’arte bizantina; è un dipinto a tempera su tavoletta di noce misurante cm. 53 x 41di lato. La figura di Maria vi spicca sul fondo oro. È a mezzo busto, nella postura di chi sta in piedi, e col braccio sinistro sorregge il Santo Bambino. Ha il volto ovale, color del grano, begli occhi color d’oliva, sopraccigli neri ben arcuati, naso sottile, bocca piccola, dita lunghe e affusolate. Insomma il tipo della bellezza orientale.
Veste una tunica rossa ed un manto azzurro foderato di verde, il quale coprendole il capo, scende con largo drappeggio lungo quasi tutta la persona. La tunica, sia intorno al collo che nella manica, stretta al polso, è ornata di larghe orlature d’oro. Anche il manto intessuto e guarnito in oro, con due stelle in fronte, lascia cadere sull’omero destro un’elegante spallina con aurea frangia finissima.
Sulla fronte al disotto del manto una cuffia o mitella colorita in verdemare che le avvolge i capelli, ed intorno alla quale gira un ornato a meandro bianchetto.
Il Santo Bambino, dai capelli castani, ha le fattezze di un fanciullo; ma la figura non è ben proporzionata. Indossa una tunica verde con lunghe e larghe maniche, stretta alla cintura da una fascia rossa. Il pallio (mantello) abbondante è giallo oscuro. Tutte le vesti sono lumeggiate d’oro con tratti sicuri, disegnanti fitte pieghe. Il sandalo del piede destro è slacciato e sospeso.
Le due corone, che cingono il capo della Madonna e del Bambino, non appartenevano in origine al quadro, ma sono state aggiunte dopo.
A destra e a sinistra del gruppo nella parte superiore vi sono due Angeli. Quello di sinistra è l’Arcangelo S. Gabriele che, in atto di adorazione, con le mani, per rispetto, coperte da un lembo del suo pallio, presenta la croce e i chiodi della Passione. Quello di destra è l’Arcangelo S. Michele che in eguale atteggiamento, porge il vaso della bevanda funebre, dentro cui poggiano le aste della Lancia e della Spugna.
In alto si leggono le sigle greche: MP OY = Madre di Dio; vicino al nimbo (aureola) del Bambino: ICXC: = Gesù Cristo; sopra l’Angelo di destra: ‘O ‘AP M = L’Arcangelo Michele; sopra l’Angelo di sinistra: ‘O ‘AP G. = l’Arcangelo Gabriele.
Introduzione alla storia
Una storia stupenda, quella della Madonna del Perpetuo Soccorso: una storia intessuta di vicende prodigiose e di episodi, a volte drammatici. Tutto un piano preordinato da Dio, per dare alla Icone di sua Madre un vastissimo campo di azione misericordiosa nel mondo.
Dalla dettagliata “Storia” scritta dai padri Redentoristi D’Orazio e Buschi, e pubblicata nel 1953 dalla Linotipia veronese Ghedini Fiorini, ho attinto, come da fonte chiara e sicura, solo i fatti più rilevanti che descrivono il lungo cammino della sacra Effigie, da Creta a Roma, dalla primitiva chiesetta di San Matteo sull’Esquilino, all’odierna chiesa di S. Alfonso, costruita sul medesimo colle.
(P. Alfonso Barba).
- La storia dell’Icona del Perpetuo Soccorso nei quadri riprodotti nel sito della bella chiesa redentorista di Puchheim in Austria, con testi in tedesco.
L’elaborazione grafica e testuale è di P. Salvatore Brugnano.
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2- Amiamo la Vergine del Perpetuo Soccorso perché Dio l’ama.
O Madre del Perpetuo Soccorso, mi levo a contemplare la tua Santa immagine ed in essa ammiro il riflesso del grande amore con cui Dio ti amò. Egli ti fece la gloria della creazione: me lo dicono quegli angeli che riverenti ti venerano.
Ti scelse per sua Madre, e per Corredentrice del mondo: me lo dice il Bambino Gesù, che ti riposa in braccio: quelle lettere di oro nelle quali è scritto il tuo maggiore titolo di grandezza, Madre di Dio, e quei segni della redenzione che riverenti ti mostrano i celesti messaggeri.
Anima mia, esulta perciò, e compiàciti dell’amore che Dio ha per la tua Madre del Perpetuo Soccorso.
Di Gesù Cristo dice San Paolo: «Si fece obbediente sino alla morte e morte di croce, e per ciò Dio lo esaltò, e gli diede un nome sopra tutti i nomi, al cui suono si prostrano il cielo, la terra e l’inferno» (Fil. 2,8-10).
Lo stesso possiamo noi affermare del nome di «Perpetuo Soccorso»: è un nome che Iddio stesso ha dato a Maria, ed in esso si racchiudono tutte le grandezze della Vergine. Al solo nominarla tripudiano in cielo gli Angeli, trionfano in terra gli uomini, e i demoni restano sconfitti e disarmati.
Solo la Madre di Dio e la Corredentrice del mondo meritava di portare un tal nome di infinita misericordia.
Per te, o Madre mia, esso non è un titolo vano, ma una sublime realtà! Sei proprio il nostro Soccorso Perpetuo. Per questo ci ami tanto! Per questo il mondo ti ama e ti invoca sempre …
Ed io non ti invocherò e non ti amerò, o Maria?
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