6 novembre
Se non siamo dei Mosè con le mani alzate verso il cielo, non facciamo niente con tutti i nostri lavori e missioni. (P. Joseph Passerat in Gautron, L’ame du P. Passerat, pag. 26 – Paris 1929).
- Il P. D. Donato Melaccio fu un celeste predicatore, perché al suo ingegno elevato univa un grande spirito di preghiera. Con la sua voce sonora sgibottiva i peccatori più induriti; quando faceva l’atto di contrizione le sue parole penetravano i cuori con la voce stessa di Dio. Tutto questo perché studiava più nelle piaghe di Gesù Cristo che nei libri.
- Il Servo di Dio G. Batt. Stöger si prefisse come meta la santità e si industriò di raggiungerla con una vita di preghiera e di lavoro. Il P. Harmelé lo apostrofava spesso: «Ecco il Fratello che prega sempre!» Era un discepolo del P. Passerat il quale fu, come rivelò S. Clemente, l’uomo più grande in preghiera del suo secolo. «Questo Fratello, diceva attonito il P. Hagker, converte più anime con le sue orazioni che tutti i nostri Padri con le loro prediche». Pregava in coro e pregava nell’orto; quando si credeva non visto, si inginocchiava sulla terra e appoggiato alla vanga si immergeva in Dio. Sembrava S. Isidoro Agricola… «Io amo i lavori, per cui non ho bisogno di pensare». Così si univa facilmente al suo Dio.
Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.
Dal Calendario storico C.Ss.R.
- 6 novembre 1950 = La Viceprovincia di Bogota-Caracas, viene divisa in due.
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