P. Lorenzo Negri (1736-1799). – Italia.
P. Lorenzo Negri (Nigro o Neri) – (1736-1799)).
Nacque a Bella in provincia di Potenza nel 1736.
Vestì l’ abito della Congregazione il 9 di maggio 21755, e nell’ anno seguente 1756 il 1° Maggio fece la professione.
Ordinato sacerdote il 22 settembre 1759, fu subito impiegato nell’ apostolico ministero.
Nel 1782 fu nominato rettore di Materdomini, ma poiché egli ripugnò di accettare il rettorato, S. Alfonso se lo fece venire a Pagani; e dopo averlo fatto alquanto piegare dai PP. Mazzini e Villani, lo chiamò a sé, e postosi in contegno gli disse: «Inginocchiatevi; voi siete quello, che non volete ubbidire? Forse è peccato l’ essere rettore ? Se vi comandassi un peccato, avreste ragione; ma l’ essere rettore non è peccato».
« Padre – rispose quegli – io vi supplico a dispensarmene, perché le mie forze non sono bastevoli ad un tanto peso».
«Iddio e l’ ubbidienza – ripigliò il Santo – rendono facile ogni cosa. Andate e ubbidite».
Il 16 agosto 1783 fu uno dei Capitolari, e con lui partirono da Materdomini i due vocali P. Mansione e P. Bonassisi.
L’ 11 aprile 1792, trovandosi rettore in Pagani, fece l’ elogio funebre al Rettore Maggiore P. Villani, dopo averlo assistito in punto di morte e raccolte le ultime parole, quali furono: «Muoio in pace senza alcun timore».
A Materdomini si conservano in archivio i capelli del P. Villani, morto in concetto di santità: senza dubbio li conservò il P. Nigro.
Nel 1797 diede alla luce l’ aureo libro «L’ Amore consumato di Gesù Cristo nel SS. Sacramento». In fine del libro vi sono le Canzoncine da lui composte.
Morì in Pagani il 18 febbraio 1799 in concetto di gran missionario e di gran devoto del SS. Sacramento.
Nella vita di S. Gerardo si legge che desideroso, P. Lorenzo Negri di entrare in Congregazione, gli disse un dì S. Gerardo: «Statevi allegramente, che in meno di tre mesi sarete già nostro».
E così avvenne.
Da studente in Pagani scrisse sotto dettatura di S. Alfonso l’ Apparecchio alla Morte.
Perché indebolito talmente con lo stomaco da non poter ritenere cibo alcuno, fu da S. Alfonso mandato a Napoli per consultare il celebre medico Ventepane. Dopo un mese di cura tornò guarito a Pagani.
Iscrizione del ritratto
«R.P.D. Laurentius Negri, Bellae in Lucania natus, ab ipso Fundatore C.SS.R. adscriptus anno aetatis suae 19 nondum expleto, ad majora natus, maxima pro Christo suscepit, Apostolum ad amussim est imitatus nihil sapere cura vit nisi J. C. et hunc Chrucifixum, aborruit gloriari nisi in Cruce Salvatoris Nostri quem profunde portavit in corde, quem continuo habuit in ore, quem potenter fidelibus nuntiavit omnibus, sive nostris dum in nostris domibus ut Rector praefuit, sive caeterisdum Christum praedicavit, se praebuit exemplum bonorum operiem in lenitate, in patientia, in charitate omnibus omnia factus ut omnes Christolucri faceret, amore in SS.um Eucarestiae Sacramentum incensus omnes scriptis sermone et opere inflammavit praeliari praelia Domini nunquam destituit indicturus bellum Christi hostibus.
Nuceriae Paganorum ad coelestem patriam vocatus est die 18 Febr. an. 1799, aetatis suae 63, Congreg.nis 44.
P. Negri ebbe la consolazione di assistere alla morte di S. Alfonso, verificandosi, dice egli nel Processo, una preghiera che avevo io fatto a Dio, molti anni prima, di ritrovarmi presente al suo felice transito». (Berthe. 652).
P. Negri ebbe la consolazione di ricevere a Materdomini il Corpo di S. Vitale nel 1783.
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Profilo tratto da
Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone – vol.1
Pagani, Archivio Provinciale Redentorista
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