Meta e premio

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84. Meta e premio.
Proteso verso la meta che sei tu, Signore Gesù.

Signore, riavviami
verso la meta promessa:
non l’ho ancora raggiunta
e non sono diventato perfetto.
Tirami su dall’alto perché possa
affrettarmi a farla mia, perché tu
hai fatto tuo me, Cristo Gesù.

Dimenticando
quanto mi sta alle spalle,
proteso verso quanto mi sta davanti,
verso una meta,
mi affretto per il premio
rispondendo alla chiamata del Padre
in te, Cristo Gesù.

Preserva noi; tuoi seguaci,
dalla corrosiva
influenza di tanti, che, oggi,
vivono da nemici
della tua croce, Cristo.
Temo che la loro fine
sarà la distruzione.
Loro dio è il ventre,
e si gloriano nella loro vergogna
applicando la mente alle cose terrestri.
Resistendo ai loro esempi,
non lasciarci mai dimenticare
che siamo cittadini del cielo
da dove attendiamo te come Salvatore.

Quando verrai per condurci a casa,
ci affidiamo a te che trasformerai
il nostro corpo umiliato
conformandolo al tuo corpo glorioso
con la potenza che ti abilita
a sottometterti ogni cosa.

(Lettera ai Filippesi, cap. 3,12-21)

Apertamente e nel segreto, i Persuasori stanno mettendo a punto un tipo d’uomo il cui «dio è il ventre». Molte delle pressioni sociali che si ricevono nel mondo occidentale, sono verso il basso e sembra che qualsiasi spinta verso l’alto che possiamo ricevere, viene rapidamente arrestata e invertita. Esteriormente siamo ricchi e agiati; interiormente siamo colpiti dalla povertà e dall’ansia. Quanto è grande il nostro bisogno!

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Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
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