Menichini Francesco Saverio minore redentorista

P. Francesco Saverio Menichini (1777-1853) – Italia.

P. Francesco Saverio Menichini (1777-1853), il minore.

Nacque nella città di Nola nel 1777. Essendovi un altro Padre omonimo, quello più anziano veniva appellato «Menichini Maggiore» morto nel 1840. Questo secondo  veniva appellato «Menichini Minore». Essendo ancora di diversi paesi, forse non vi era neppure parentela tra loro.

Giovanetto di appena 13 anni entrò in Congregazione, e fatto l’anno di Noviziato in Ciorani, nel 1791 fece la sua professione a 14 anni nelle mani del Maestro dei Novizi Mansione, che fu poi Rettore Maggiore.

Compiti tutti gli studi, fu ordinato Sacerdote, e presto fu inviato alle sante Missioni.

Dal Memoriale del Rettore Maggiore Cocle, a pagina 343, si rileva che nel 1830 P. Menichini minore fu destinato Rettore a Materdomini.

Per la morte del Re di Napoli Francesco I avvenuta il 6 dicembre 1830, e del Papa Pio VIII nel dì 7 dicembre, cioè nel giorno seguente, celebrò due Solennissimi Funerali, come si praticò in tutte le nostre Chiese.

Il P. De Luca nel libro delle Messe di Pagani dice:

«Questo Padre benemerito della gioventù studiosa della nostra Congregazione, alla quale più anni fece da Prefetto, dopo aver occupata la carica di Rettore, replicate volte, fu negli ultimi anni di sua vita decorato di quella di Consultore Generale della Congregazione.

Da questo si rileva di slancio che rare virtù dovevano formare tutto il pregio del Menichini. Ma Iddio che vuol purificare i suoi giusti col fuoco della tribolazione prima di chiamarli alla patria beata, volle purificar anche il Menichini con molti scrupoli che toccavano la mattia.

Quando morì nel nostro Collegio di Caserta unito al Palazzo Reale, il 16 settembre 1853, fu compianto da tutti, perché da tutti amato per la buona indole, incapace di far male ad alcuno.
Contava anni 76 di età, ed anni 62 di Congregazione.

Si distinse per l’ esattezza della regolare osservanza, per lo spirito di povertà e di carità, specialmente verso gli infermi, e per la sua profonda umiltà ed eroica ubbidienza.

Mi diceva l’ottuagenario Giuseppe Malanga di Materdomini, morto nel 1910, che P. Menichini quando accompagnava gli Studenti a passeggio, faceva cantare per via le Canzoncine. Gli Studenti a suo tempo erano il celebre P. Visconti, P. Sordino, Francesco La Notte ecc.

I Padri sotto il suo rettorato furono nel 1830: Tozzi, Caccese Crescenzo, Martuscelli Flaminio Luigi, Giacobbe, Jacontini  Giuseppe, Nigri Pietro Alfonso, Perretta Giuseppe.

P. Menichini fu non solo Consultore, ma più volte anche Visitatore. Di lui tutti ne facevano una grandissima stima. La di lui parola era udita come un oracolo, e niuno mai ardiva contraddirlo perché dotto e santo.

Da Rettore a Ciorani nel 1839 ebbe per sudditi i Padri Miele, Sessa, Jacontini, Tortora, Visconti, Siniscalchi, Pinto e il Venerabile Ribera. Nel 1845 i Padri Saviano, Sessa, Jacontini, La Mannis, Lanzetta, Tirino, Castaldi, Siniscalchi, Ilaria, Orlando.

Era scrupoloso nel celebrare la S. Messa, nella recita del divino Uffizio e in tutto: perciò di lui si raccontano tante stranezze.

Morì di febbre gastrica.

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Profilo tratto da
Biografie manoscritte del P. S. Schiavone
– vol.1 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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Il redentorista P. Francesco Saverio Menichini (1777-1853), il minore, fu molto attivo nella formazione dei giovani studenti e come Rettore delle Case. Morì nella Casa redentorista di Caserta (che ebbe breve durata), unita al Palazzo Reale, il 16 settembre 1853.
Il redentorista P. Francesco Saverio Menichini (1777-1853), il minore, fu molto attivo nella formazione dei giovani studenti e come Rettore delle Case. Morì nella Casa redentorista di Caserta (che ebbe breve durata), unita al Palazzo Reale, il 16 settembre 1853.

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