7 settembre
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1908. Fondazione della casa di Varallo, (Italia) [oggi chiusa].
1908. Fondazione della casa di Varallo, (Italia) [oggi chiusa].
La residenza di Varallo, affidata alla protezione del Cuore Eucaristico di Gesù nacque alla vigilia della Natività della Beata Vergine Maria.
Una generosa benefattrice, su consiglio di un devoto sacerdote, don J. D., l’offriva alla Congregazione, affinché servisse per il culto del Santissimo Sacramento.
Questa casa fu a disposizione dei Padri della Provincia di Lione come rifugio nel tempo delle espulsioni del 1903. Piuttosto lontana dal campo delle attività delle missioni, è poco favorevole al ministero apostolico.
Sebbene non possieda una cappella pubblica, tuttavia la domenica si celebra la santa Messa in favore della popolazione del sobborgo, e la predicazione si svolge in una cappella vicina appartenente alla parrocchia.
Questa fondazione, peraltro, rende immensi servizi ai confratelli malati e serve di soggiorno per il riposo spirituale dei missionari.
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IN MEMORIAM
Fr. Alfred, (Paul Nuffer). Piura (Perù). 1913.
Fratello Alfred era dotato di un’anima semplice, modesta e timorata di Dio ed era nato il 12 novembre 1879 a Rethel (Ardenne). Fisicamente, era un uomo non ben piantato, piuttosto distratto, d’altra parte però faceva continui atti di profonda umiltà.
Fratello Alfred fu destinato alle case dell’America; aveva un alto spirito di preghiera; la modestia era tale che non si vedeva il colore degli occhi. Per le grandi qualità fu molto amato nelle case dove fu assegnato.
L’ espressione che aveva sulle labbra, in tutte le circostanze, era: «Piuttosto morire che essere infedele alla vocazione». – «Oratio humiliantis se nubes penetrabit». Eccli. 35, 21.
Professione: 2 agosto 1909.
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P. Louis Foubert. Rennes, 1915.
Il P. Foubert nacque a Montaudin (Mayenne) il 15 novembre 1863, da poveri genitori, ma ricchi di beni del cielo. La Bretagna fu il campo principale dei numerosi lavori apostolici.
Egli non può essere annoverato tra gli uomini che, per talento oratorio, hanno attirato a sé le folle. Tuttavia, per lo spirito soprannaturale, lo zelo delle anime, produsse grandi frutti nelle missioni. È doveroso sottolineare che fu un modello per i cronisti. I quaderni erano tenuti con una precisione ed una pulizia ineccepibile.
Con grande zelo reclutò ragazzi alla Congregazione aiutandoli ad entrare nell’Aspirantato. Era innanzitutto un uomo osservante del dovere: malgrado tutto e al di sopra di tutto, amava dire: «Sono figlio dell’ubbidienza».
L’osservanza della regola era esemplare; faceva favori ai confratelli con una delicatezza e semplicità ammirevole.
Religioso di preghiera fino alla fine, morì la vigilia della Natività della Beata Vergine Maria, come aveva chiesto alla buona Madre del cielo. —«Vigilate… in omni tempore orantes». Lc. 21, 36.
Professione: 24 settembre 1884.
Ordinazione sacerdotale: 31 agosto 1889.
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Fr. Edmond Cornu. Friburgo (Svizzera), 1918. Studente.
Fratello Cornu, studente diacono, nacque il 3 settembre 1890 Fontenay-sous-bois (Seine). Entrò nell’Aspirantato di Mouscron all’età di dodici anni in seguito ad una missione predicata nella sua parrocchia.
Con rammarico dovette differire per qualche tempo la professione religiosa a causa degli obblighi militari: infatti dovette partire per la guerra del 1914.
Eccellente tiratore, sempre audace, guadagnò brillantemente i galloni di sergente. Durante una battaglia, ebbe il braccio spezzato al di sotto del gomito. Trasportato in un fienile, fu subito abbandonato a causa dell’avvicinarsi del nemico, e fu fatto prigioniero. Le crudeli ferite, unite ai dispiaceri, alle noie della prigionia e ad un alloggio insalubre… contribuirono a procurargli un reumatismo articolare e crisi cardiache il cui esito fu fatale.
Dopo due anni di prigionia in Germania, grazie all’intervento del papa Benedetto XV, fu con molti altri internato in Svizzera; l’aria della montagna lo ristabilì in salute.
Cornu aveva scelto come domicilio l’Aspirantato di Bertigny della Provincia di Strasburgo e seguiva i corsi di Teologia nel seminario maggiore di Friburgo.
Ebbe allora la gioia di pronunciare i voti perpetui e ricevere il suddiaconato ed il diaconato. Le ferite lo fecero di nuovo soffrire molto e provò i sintomi di una malattia chiamata allora “influenza spagnola”.
Era prossimo a ritornare in Francia per essere ordinato sacerdote. Diceva «Sacerdote! Non ne sono degno». Ahimè! la malattia fece tale progresso che fu impossibile bloccarla. Edmondo partì per l’eternità.
Il rettore del seminario di Friburgo, Monsignore Fragnières, rese una commovente testimonianza riguardo allo «studente distinto, entusiasta religioso che nessuno poteva conoscere senza amarlo». —«… Non perdet mercedem suam». Mt. 10, 42.
Professione: 23 giugno 1911.
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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE |