6 settembre
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1816. Pio VII firma il decreto di Beatificazione di Sant’Alfonso.
1816. Pio VII firma il decreto di Beatificazione di Sant’Alfonso.
Dopo una magnifica esposizione della vita e delle opere del Servo di Dio, Pio VII, «in virtù della sua autorità apostolica, permette di dare al Venerabile Alfonso Maria de Liguori il titolo di Beato, di esporre il suo corpo e le reliquie alla venerazione dei fedeli, di cingere la fronte del nimbo di gloria, di recitare l’ ufficio e di celebrare il santo sacrificio in suo onore nella Congregazione del Santissimo Redentore, nelle diocesi di Napoli, di Santa Agata e di Nocera».
Nove giorni dopo ebbe luogo a San Pietro la cerimonia solenne della Beatificazione.
P. BERTHE. Vita di Sant’Alfonso, II, p. 659.
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1853. Pio IX e la separazione della Congregazione in Province Napoletana e Transalpina.
Ferdinando II, re di Napoli, non voleva che la Congregazione fondata da sant’Alfonso si estendesse fuori dal Regno. Pio IX decise perciò, con decreto del 6 settembre 1853, che la Congregazione del Santissimo Redentore fosse divisa in due parti, avendo ciascuna un proprio Rettore Maggiore indipendente.
Perciò i Padri Napoletani si riunirono in Capitolo nel 1854, scelsero come generale il P. Giuseppe Lordi che nel 1855 ebbe per successore il P. Berruti: essi si poterono riunire coi Padri dello Stato Pontificio e con i Padri Transalpini il 17 settembre 1869 sotto il generalato del R.mo Padre Mauron.
Per ordine di Pio IX, il P. de Smetana dal 1850 fu Vicario Generale degli Stati Pontifici e delle Province Transalpine e successore del R.mo Padre Passerat, venne a stabilirsi a Roma nel convento di San Crisogono, al di là del Tevere.
Il P. Smetana incaricò poi i Padri De Held, Dechamps e Douglas di acquistare Villa Caserta: e qui nel 1855 si tenne il Capitolo Generale ove fu eletto Rettore Maggiore il R.mo Padre Nicolas Mauron.
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IN MEMORIAM
P. Ambroise Zobel. Lussemburgo, 1893.
Il P. Zobel nacque il 7 settembre 1815, a Schattwald, piccolo villaggio del Tirolo. Conobbe i Redentoristi principalmente durante gli studi a Friburgo. In questa città, seguiva la scuola del collegio dei Gesuiti, ma aveva una camera nel convento dei nostri Padri.
Brillante alunno, era sempre il primo ed otteneva i più bei voti. Entrò nel convento di Bischenberg. Ordinato sacerdote, fu assegnato a Friburgo, ove restò fino a dopo l’espulsione del 1848.
In occasione di questo doloroso avvenimento, manifestò grande energia ed eccezionale coraggio. Inaugurò allora il suo curriculum di missionario. Quando salì sul pulpito la prima volta, lo si credé incapace di predicare le missioni. In seguito dimostrò il contrario. Si ammirò presto il vigore dell’immaginazione, la vivacità della parola, la forza della declamazione: elettrizzava l’ uditorio, soprattutto l’uditorio di uomini.
Il P. Zobel fu uno tra i più grandi predicatori di lingua tedesca del XIX° secolo. Muoveva nell’intimo le folle e trascinava le volontà più indocili per la sua eloquenza.
In Baden, i negozianti facevano abbondanti ricavi dalla vendita del ritratto del grande missionario. Quando fu incaricato di fondare in Lussemburgo una casa dell’istituto, in questa impresa riuscì pienamente: la bella chiesa di Sant’Alfonso è opera sua, così pure l’associazione della Santa Famiglia per gli uomini.
Quando la casa del Lussemburgo fu distaccata della Provincia francese, per essere attribuita alla Provincia della Germania inferiore, il P. Zobel lasciò, anche lui, di appartenere al Provincia Gallo-Elvetica; trascorse gli ultimi anni della vita nel Lussemburgo dove morì. Il suo funerale fu un trionfo.
La biografia fu scritta dal P. Zender. – «Copiosa apud eum redemptio». Sal. 129.
Professione: 26 ottobre 1838.
Ordinazione sacerdotale: 23 settembre 1843.
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Daniele Poivre. Villers-Cotterets (Aisne), 1918.
Aspirante, ucciso in guerra del 1914.
Il giovane Daniele, alunno dell’Aspirantato dei Redentoristi di Mouscron (Belgio), aveva dovuto fuggire dalla cara casa di studi per non essere bloccato dall’invasione tedesca all’epoca della guerra del 1914.
Chiamato al servizio militare, fu mandato al fronte. Ben presto rimase ferito, fu portato a Villers-Cotterets. La ferita portò complicazioni. Volle subito ricevere i sacramenti. Il P. Tourlourat, Redentorista, allora soldato infermiere, lo assisté negli ultimi momenti. Daniele spirò serenamente, senza spavento, e conservò la conoscenza fino all’ultimo istante.
Gloriosa fine di una vita militare molto breve: un anno e mezzo di presenza sotto la bandiera, un mese al fronte, e la morte da eroe. —«Bonus miles Christi Jesu». 2 Tm. 2, 3.
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Fr. Jean Lombardo. Alep (Siria), 1922.
Fratello Lombardo nacque a Marsiglia il 2 aprile 1901. Appena entrato nel noviziato, si ammirò il temperamento generoso, il grande desiderio di dedicarsi all’apostolato delle anime abbandonate. Dopo la professione temporanea dovette fare il servizio militare ad Alep (Siria).
Durante questo anno, si manifestò sempre un vero studente Redentorista, devoto del Santissimo Sacramento, spesso rimaneva a digiuno fino a mezzogiorno per potere comunicarsi. Cadde gravemente malato, e gli ultimi momenti furono quelli di un buono religioso. Diceva: «Mi rassegno alla volontà di Dio; mi conceda la corona degli eletti». Diede la vita per la «cara Francia», e la Congregazione. —«Requiescat in pace».
Professione: 9 settembre 1920.
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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE |