4 marzo
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1855. Capitolo Generale Napoletano a Pagani.
1855. Capitolo Generale Napoletano a Pagani.
Ecco il motivo di questo Capitolo. Con un decreto del 6 settembre 1853 Pio IX aveva separato le Case napoletane dalle altre Case del’Istituto, ed aveva permesso di scegliersi un Rettore Maggiore indipendente.
Questa determinazione era stata causata dalle ingiustificate pretese del re di Napoli Ferdinando II che affermava: «La Congregazione è stata fondata per il mio Regno». E non voleva alcuna ingerenza delle provincie transalpine. Nel Capitolo del 1854 i Padri napoletani avevano eletto il Rev.mo Padre Lordi.
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1873. Congregazione preparatoria relativa alla discussione dell’eroicità delle virtù del Venerabile Gerardo Maiella.
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IN MEMORIAM
Fr. Ernest Nicouleau. Beauplateau, 1906.
Il F. Ernest è nato a Boulouyssès, vicino Belmont (Aveyron) il 20 maggio 1880 da una famiglia profondamente cristiana. Suo padre andava ad arare i campi con il rosario in mano. Il fratello maggiore entrò presso i Padri Maristi dove perseverò.
Ernest nella sua giovinezza fu un po’ leggero ed incostante, provò prima nell’educandato della Congregazione del fratello, poi entrò nel Seminario e lo abbandonò. Inoltre non riuscì a Perpignan neanche come sorvegliante in un collegio cattolico.
E qui, sempre alla ricerca della propria vita, si presentò al R. P. Vigneron, allora Rettore di Montauban, a cui domandò di essere ammesso nell’Istituto di S. Alfonso, poiché diceva «vi si venera molto La Vergine Maria». Fu rifiutato dal P. Provinciale Kannengiesser. Il Rettore, invece, insistette per l’ammissione e l’ottenne, cosa di cui in seguito si compiaceva. Infatti fece un fervoroso noviziato.
Testimoniò il P. Prefetto di allora che sin dal giorno della sua professione religiosa, il Fr. Ernest Nicouleau visse da vero santo e non cessò di tendere sempre alla più alta perfezione: «Voglio farmi santo», ripeteva spesso.
La peculiarità principale della sua santità fu la volontà ferma di essere tutto di Dio per mezzo dell’Eucaristia e di Maria Immacolata. Questa risoluzione denotava un’anima energica, una lotta continua per superare i suoi difetti. Virtuoso, molto umile e caritatevole, diceva: “Il segreto della perseveranza è il mio amore alla Madonna”.
Qualche ora prima di morire ebbe l’insigne onore accordato ai predestinati, cioè di contemplare la SS.ma Vergine Maria. Fino a due ore prima lo si vide raggiante in estasi e lo si udiva esclamare: «Ecco la Madonna! Oh! Quanto è bella, quanto è bella! Viene a prendermi, la mia anima va con lei».
La sua vita fu scritta dal P. Bouvard. – «Incorruptio autem facit esse proximum Deo». Sap. 6,20.
Professione: 21 novembre 1903
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P. Maurice Sautier. Uvrier, 1916
Nato il 13 febbraio 1850 a Magland, diocesi di Annecy, da famiglia molto religiosa, il P. Sautier fece gli studi secondari nel collegio ecclesiastico di La Roche che furono sempre coronati da successo.
Quindici giorni dopo l’ordinazione sacerdotale fu inviato come vicario nella parrocchia di Samoens, indi a Saint-Jeoire. Entrò allora in relazione con i nostri Padri di Contamine-sur-Arve e decise di divenire discepolo di S. Alfonso.
Fu fatto Rettore di Contamine, di Argentan e infine confessore degli educandi a Uvrier: il suo apostolato fu segnato da uno zelo soprannaturale, dalla ponderazione in tutte le cose, da una grande modestia e da una delicata carità.
In seguito ad un grave attacco di apoplessia la sua salute si alterò notevolmente. Da vero redentorista accettò questa prova: non manifestò alcuna insofferenza e persino la sua umiltà sembrava gioire nell’immobilità quasi completa a cui era ridotto.
Quando la malattia lo condannò alla immobilità quasi totale, mise tutto lo zelo e la gioia a partecipare il più possibile alla vita comunitaria, mostrando grande interesse verso le occupazioni dei confratelli, il bene della Congregazione, della Chiesa e della Francia. Amava la compagnia e la conversazione, ma rivelava grande delicatezza nel non lasciarsi sfuggire parola che potesse recare offesa ai confratelli. Quanto più la vita gli sfuggiva, tanto più sentiva il bisogno di rifugiarsi in Dio. – «Memor fui Dei et delectatus sum». Ps 76
Professione: 9 novembre 1887
Ordinazione sacerdotale: 10 giugno 1876
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P. Louis Périer. Fontaine-les-Dijon, 1929
Il P. Louis Périer nacque a Champagne en Auvergne il 1° marzo 1851. Avvertì ben presto la vocazione al sacerdozio ed entrò da piccolo nel seminario di Pléaux.
Dopo l’Ordinazione sacerdotale fu nominato professore, poi esercitò il ministero come vicario a Saint-Flour, a Salers e a Notre Dame dei Miracoli a Mauriac. Per quattro anni esercitò il ministero di cappellano delle carmelitane a Aurillac.
Un ritiro predicato dal P. Desurmont fu l’occasione della sua vocazione religiosa. Il P. Périer divenne redentorista e si dedicò all’apostolato fino alla applicazione delle leggi persecutorie del 1901.
Aveva il dono di conquistare la confidenza dei fedeli sia per la semplicità della parola,che per la modestia religiosa e per lo zelo. Durante la guerra del 1914 divenne custode della casa di Gannat, poi del santuario di Saint-Bernard a Fontaine-les-Dijon.
In questo ufficio manifestò il suo essere religioso: regolare, austero con se stesso, premuroso e buono con i confratelli, di una estrema delicatezza in materia di obbedienza e di instancabile dedizione agli infermi.
Il P. Périer si spense dolcemente senza apparente malattia, dopo aver chiesto gli ultimi sacramenti e l’indulgenza della buona morte al curato della parrocchia, unico testimone con il Fratello Albert: i Padri erano occupati nelle missioni di quaresima. – «Erat vir ille simplex et rectus ac timens Deum». Giobbe 1,1.
Professione: 15 ottobre 1894
Ordinazione sacerdotale: 4 aprile 1874
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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE |