30 ottobre
EFFEMERIDI C.Ss.R – 1858. Ultimi anni e preziosa morte del P. Passerat a Tournai.
1858. Ultimi anni e preziosa morte del P. Passerat a Tournai.
Il Rev.mo Padre Passerat, Vicario Generale dell’istituto al di là delle Alpi, era stato espulso da Vienna nel 1848 e buttato in istrada. Un vecchio servitore gli aveva dato un passaporto e con questo l’anziano sacerdote di settantasei anni attraversò, travestito da laico, l’Austria, la Baviera, la Prussia e giunse in Belgio.
Si fermò a Liége, poi si diresse verso il convento delle Redentoristine di Bruges. Di là, chiese al Padre Generale di accettare le dimissioni da Vicario Generale e si ritirò nella nostra casa di Tournai.
In una sua testimonianza il P. Passerat afferma di aver goduto per cinquant’anni della contemplazione. Ma ora questo privilegio in apparenza gli veniva rimosso. Infatti vennero gli scrupoli, la privazione sensibile delle grazie divine e un tremendo combattimento morale.
Ma in questi ultimi anni il P. Passerat ricevette da Dio il dono dell’intuizione delle cose superiori ed invisibili. Ha avuto visioni soprannaturali di un profeta. Ha penetrato i cuori, ha letto nelle coscienze, ha percepito misteri intimi, ha segnalato fatti sconosciuti, ha parlato di ciò che accadeva in lontananza, ha annunciato cose che sarebbero accadute; e queste manifestazioni miracolose di anima straordinariamente illuminata si sono ripetute non una volta, ma cento volte.
Così, attraverso tenebre e luce, il Servo di Dio si incamminò lentamente verso la morte. Durante gli ultimi otto anni della vita, a tre differenti riprese, l’apoplessia venne a colpirlo. Aveva spesso detto: «Vorrei poter porre un intervallo tra la mia vita e la mia morte». Questo intervallo gli fu dato e fu lungo. Ciascuno dei giorni dell’ultimo anno fu un giorno di attesa alla porta dell’eternità; da allora, al posto di vivere per vivere e per agire, non visse che per morire.
Alla sua morte, il Padre Combalot che si trovava allora a Tournai per le predicazioni del Giubileo, annunciò dall’alto del pulpito al suo numeroso uditorio la fatale e felice nuova: “Abbiamo appena perso un servo di Dio che è stato un miracolo di orazione ed un uomo di grande santità“.
Le sue esequie furono un trionfo. Per trasportare il suo corpo il popolo non permise che ci si servisse di un carro funebre: uomini scelti lo portarono religiosamente sulle loro spalle. Fu seppellito provvisoriamente nel cimitero di Rumillies dove si trovano le spoglie mortali dei Padri defunti della casa di Tournai. Attualmente riposa nella nostra chiesa a Tournai… [Da alcuni anni riposa nella chiesa di Bischenberg]
—«Generatio e generatio laudabit opera sua». Sal. 144.
P. DESURMONT: Vita del P. Passerat, p. 400, passim.
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IN MEMORIAM
P. Pierre François Colpin. Tournai, 1854.
Il P. Pierre François Colpin è nato a Saint-Hilaire (diocesi di Cambrai), il 29 dicembre 1811. Era parroco a Ferrière-la-Petite, vicino a Maubeuge, quando prese la risoluzione di unificare la vita religiosa a quella del santo ministero. La sua vocazione incontrò dolorosi ostacoli, ma essi non furono capaci di abbatterlo.
Appena fece la professione, il P. Colpin fu assegnato alla comunità di Liége. La grazia dello spirito apostolico ebbe in lui nuovi progressi, e le missioni dove fu impegnato successivamente nelle diocesi di Liége, Namur, Gand, Tournai e Cambrai, svilupparono in lui un talento per la predicazione ad un grado così elevato da stupire i vecchi amici del clero secolare.
Ma il dono veramente particolare che Dio gli fece, si manifestò soprattutto nei ritiri che diede alle numerose fondazioni educative. Fu lo strumento scelto da Dio, non solo per mantenere numerose persone nel bene, ma ancora per procurar loro il beneficio della vita religiosa.
Soltanto le forze fisiche ne fermarono lo zelo; cedettero ad un eccesso di lavoro, e diverse crisi misero più volte i suoi giorni in pericolo, non gli permisero più, nei loro attacchi, le funzioni del santo ministero incompatibile con lo stato di debolezza.
La vigilia del 23 ottobre, celebrò la messa per l’ultima volta e con i sentimenti di una grande pietà rese la anima a Dio. —«Zelus domus tuae comedit me». Sal. 68.
Professione: 8 dicembre 1841.
Ordinazione sacerdotale: 4 aprile 1835.
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P. Ignace Allet. Uvrier, 1888.
Il P. Allet nacque a Louèche, diocesi di Sion, in Svizzera, il 3 agosto 1824. Fu per qualche tempo superiore al Bischenberg e prefetto degli studenti a Téterchen.
Prese spesso parte alle missioni nel Baden. Superiore o suddito, era amato e venerato da tutti, a causa della sua bontà, semplicità, rettitudine che non escludeva una certa finezza.
Trascorse gli ultimi anni della vita ad Uvrier, portando virtuosamente e quasi allegramente il peso delle infermità contratte al servizio di Dio e del prossimo.
Uomo di preghiera, lasciò tra noi il ricordo di un santo religioso. —«Quam bonus Israele Deus, his qui recto sunt corde». Sal. 72.
Professione: 28 dicembre 1845.
Ordinazione sacerdotale: 19 luglio 1851.
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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE |