Memoriale 3 maggio

3 maggio
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1753. Morte del Papa Benedetto XIV, benefattore insigne della Congregazione.

1753. Morte del Papa Benedetto XIV, benefattore insigne della Congregazione.

Così  dice la Regola: «Durante l’ottava della Commemorazione dei defunti, a testimonianza della nostra riconoscenza, in tutte le case dell’Istituto, ci si occuperà di costruire un catafalco, e si canterà una Messa solenne da Requiem per tutti i nostri benefattori,  specialmente per il papa Benedetto XIV, di felice memoria, fra tutti nostro insigne benefattore, per aver approvato le Regole, e averci comunicato i privilegi delle altre Congregazioni».
Regola n. 375

Benedetto IV e i Redentoristi: è stato considerato sempre un grande Benefattore per aver approvato l’Istituto.

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1865. Consacrazione della nostra chiesa S. Alfonso a Roma.

Appena eletto Generale, il Rev.mo Padre Mauron volle ampliare Villa Caserta e costruire la chiesa. Un anno dopo, la chiesa era sotto il tetto.
Il 3 maggio 1865 il Cardinale Patrizzi la consacrò solennemente.
Il giorno dopo, il Papa Pio IX si degnò benignamente onorare con la sua presenza la casa generalizia. Sua Santità visita ed osserva questa nuova chiesa dell’Esquilino ove il popolo si affollava con entusiasmo; contempla questa residenza che egli stesso ha voluto stabilire nella città eterna; la percorre e loda la sistemazione. «Tutto è ben disposto, dice il papa».
Poi il papa desidera visitare una cella, quella del Rev.mo Padre Mauron ed egli stesso gliela mostra. Pio IX sorride: «non c’è niente contro la povertà», dice guardando il semplice  arredamento del Superiore Maggiore; poi il papa si ritirò dopo aver paternamente incoraggiato la comunità.
P. Dumortier. Vie du R.P. Mauron, p.73.

Roma, Chiesa S. Alfonso, interno (foto Raccolta Marrazzo).

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IN MEMORIAM 

Fr. François (Sandt). Avon, 1877.
Nato a Thionville, nella diocesi di Metz, il 19 marzo 1852, il Fr.  François entrò in Congregazione dopo tre anni di servizio militare, dal 1871 al 1873, nel corso del quale fu nominato brigadiere e poi maresciallo d’alloggio.
Il pensiero della perseveranza nella santa vocazione costantemente lo assillava durante il noviziato; così tutti i giorni domandava a Dio di morire piuttosto che essere infedele.
Questa grazia Dio gliela accordò sottraendolo da questo mondo poco tempo dopo il suddiaconato. Fece una morte edificantissima, e durante l’agonia, che durò parecchie ore, invocava ad alta voce il cielo e la Santa Vergine Maria. – «Laetatus sum in his quae dicta sunt mihi: in domum Domini ibimus».
Professione: 1° novembre 1874. 

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Fr. Laurent (Brodbecker). Valence, 1899.
Nato in Alsazia il 26 novembre 1824, il caro Fratello entrò nella Congregazione dopo aver percorso, secondo l’usanza del tempo,  parte della Francia per perfezionarsi nell’arte di sarto.
Fu assegnato per più di venti anni alla comunità di Valence, esercitando l’ufficio di sacrestano. Aveva un temperamento vivo e originale che lo faceva molto soffrire. Ma  era dotato da fede salda, pietà profonda, amava il servizio dell’altare e la preghiera.
Come tutti i nostri vecchi fratelli si distingueva per l’osservanza della povertà. Quando i padri si recavano in missione, si informava  della parrocchia che andavano ad evangelizzare e prometteva loro la sua coatante preghiera. All’età di 65 anni contrasse una forte polmonite.
Ricevette i sacramenti, edificando i confratelli per la dolcezza , le  parole caritatevoli e la grande docilità alle prescrizioni del medico. Morì dopo aver trascorso più di 40 anni al servizio della Congregazione e 37 anni di vita religiosa. – «Beati pauperes spiritu, quia vestrum est regnum Dei» . Lc 6,20.
Professione: 11 maggio 1862.

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
POVERTA’ = 3 maggio
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