Memoriale 3 dicembre

3 dicembre
EFFEMERIDI C.Ss.R – *1829. Pio VIII approva con Decreto i due miracoli per la Canonizzazione del Beato Alfonso Maria de Liguori.

1829. Pio VIII approva con Decreto i due miracoli per la Canonizzazione del Beato Alfonso Maria de Liguori.

S. Alfonso dopo la proclamazione della sua Beatificazione rispondeva con molte grazie alle preghiere dei suoi devoti.
La Chiesa chiede soltanto due nuovi miracoli per procedere alla Canonizzazione di un Beato: egli operò numerose guarigioni e centinaia di conversioni. Di queste miracolose guarigioni ne citeremo solamente due; quelle che la Chiesa ha certificato per poterlo iscrivere nel catalogo dei Santi.
Questi miracoli sono:

  • Pietro Canale, Fratello laico dell’ordine dei Camaldolesi, cadendo da una scala, si fratturò lo sterno. Tre celebri medici, dopo aver impiegato, per dieci mesi,ogni risorsa della loro arte, dichiararono la piaga incurabile. Il malato applicò sul tumore putrido e sanguinolente, un’immagine del santo ed implorò con fervore il suo soccorso.  Gli promise un ex voto se fosse guarito negli otto giorni. Sei giorni dopo, assistendo alla messa, sentì staccarsi dalla piaga la biancheria che lo cingeva, ed i medici constatarono che la piaga era sparita: restava solo una cicatrice. Era il 16 ottobre 1816.
  • Antonia Tarzia, cadde dall’alto di un solaio: il corpo era fratturato, il petto ed il ventre schiacciati sotto un peso. I medici constatarono diverse fratture gravi, lussazioni e contusioni senza numero, lesioni interne che rendevaono impossibili le funzioni vitali…. si assisteva all’agonia della malata. – Una ragazza le portò un panno inzuppato dell’olio di una lampada che bruciava davanti alla statua del Beato in chiesa. Con questo olio si strofinò l’inferma e mentre essa si dibatteva con la morte…. improvvisamente vide il Beato Alfonso che le faceva tre grandi segni di croce. La malata si alza a sedere sul letto e dice: «Sono guarita del tutto». E, a dispetto delle fratture e delle lussazioni si alza, chiede di mangiare, cammina e può nutrire il suo bambino con il suo latte. Tutta la città gridò al miracolo. Venti testimoni attestarono sotto giuramento i dettagli di questo fatto prodigioso. Era il 2 agosto 1817.

P. BERTHE. Vita di S. Alfonso, II, 674. 

I due miracoli approvati per la canonizzazione di S. Alfonso: al monaco PietroCanale e alla signora AntoniaTarzia.

_______________ 

1874. Decreto di Pio IX che introduce la causa del servo di Dio Gennaro Maria Sarnelli  e gli concede il titolo di Venerabile.

1906. Pio X firma il decreto di eroicità delle virtù del Venerabile Gennaro Sarnelli.

Una bella incisione del Servo di Dio Gennaro Maria Sarnelli, Beato dal 1996.

_______________ 

IN MEMORIAM 

P. Giovanni Mazzini. Pagani, 1792.
Il Padre Mazzini nacque a Napoli il 18 dicembre 1704. Dopo aver trascorso la gioventù con ammirevole innocenza, abbracciò lo stato ecclesiastico.
Conobbe S. Alfonso, ai piedi di Gesù Sacramentato, quando tutti due, ancora giovani, si trovavano insieme nelle chiese per l’adorazione delle quarantore.
Fu suo primo compagno nell’istituto, suo emulo nell’esercizio delle virtù,suo consigliere e suo vero amico.
Per più di un mezzo secolo i Padri Villani e Mazzini aiutarono con ogni loro mezzo il loro santo ed illustre superiore. Tutti e due, uno a novant’anni e l’altro ad ottantotto anni, poterono testimoniare al processo di Beatificazione di S. Alfonso.
Dio li chiamò l’uno e l’altro quasi contemporaneamente nello stesso anno, per associarli alla sua gloria.  – «Collaudabunt multi sapientiam ejus ed usque in saeculum non delebitur». Eccli. 39-12.
P. BERTHE. Vita di S. Alfonso, II, 627.

P. Giovanni Mazzini, compagno fedele di S. Alfonso, poi suo consigliere, confessore e presioso testimone ai primi Processi di beatificazione (Raccolta Marrazzo).

_______________ 

Venerabile Padre Vito Michele Di Netta. Tropea, 1849.
Il P. Di Netta nacque il 26 febbraio 1788 a Vallata (Regno di Napoli), e fu ricevuto nel 1804 come seminarista nella Congregazione dal Padre Tannoia.
Fu un santo ed ardente missionario. La Calabria fu la principale zona della sua attività. Predicò numerose missioni. Lo si chiamava: l’apostolo delle Calabrie.
La parola vigorosa e travolgente era come una calamita che attirava i cuori. Nessuno resisteva alla forza del suo zelo. Diceva ai confratelli: «Se vi capitano persone che non potete confessare, mandatele a me».
Pugnali, coltelli, pistole, strumenti musicali che erano serviti per il peccato, erano fatti a pezzi pubblicamente, i libri cattivi gettati nel fuoco.
Dio diede a questo ardente missionario, vigile osservante della Regola, a questo religioso tanto mortificato, penitente ed umile il potere di leggere nel segreto dei cuori, nelle profondità del futuro.
Gli diede il dono dei miracoli; Il servo di Dio morì il giorno che aveva predetto: il 3 dicembre, festa di San Francesco Saverio, l’apostolo delle Indie.  – «Memoria justi, cum laudibus». Pr. 10-7.
Professione: 25 aprile 1808.
Ordinazione sacerdotale: 30 marzo 1811.

P. Vito Michele Di Netta (1787-1849). La pubblicazione delle sue Lettere e ora degli Scritti Spirituali mette in contatto diretto con questo grande Missionario, definito da Papa Pio XI “un’anima gigante”.

_______________ 

Fr. Pierre Bardy. Landser, 1855.
Nato a Fribourg il 21 agosto 1808, Fratello Pierre ci ha lasciato il ricordo e gli esempi di una vita santa. L’osservanza regolare era ai suoi occhi la principale Regola e la praticava per amore di Gesù e Maria.
Sopportò con un’ammirevole pazienza, durante la vita e fino alla morte, sofferenze che per lui furono sorgente di numerosi meriti.  – «Memor esto mei »Tb. 3-3.
Professione: 1 febbraio 1836.

La Casa redentorista di Landsere in Francia nel 1925.

_______________ 

Fr. Benoît, (Jean Ecuer). Argentan, 1886.
Fratello Benoît è nato il 24 giugno 1834 a Nangy, diocesi di Annecy. Le cronache sono unanimi nel dire che era di notevole devozione, infaticabile nel lavoro e molto abile in molti lavori.
Per due anni, Dio gli fece la grazia di vivere col presentimento della prossima morte. Si preparò con una continua preghiera, alla quale del resto da molto era abituato.
È la testimonianza che hanno reso di lui coloro che l’hanno conosciuto.  – «Vigilate… in omni tempore orantes». Lc 21-36.
Professione: 11 maggio 1862.

La Casa redentorista di Argentan nel 1900 e due redentoristi.

_______________ 

P. Joseph Kern. Santiago (Cile), 1916.
Il P. Kern nacque ad Einville (Lorraine), il 22 settembre 1871. Trascorse la gran parte della sua vita religiosa in America, e può essere proposto come modello di Redentorista asceta e osservante della regola.
Si notava in lui una costante applicazione al lavoro. Nominato ancora giovane prefetto degli studenti a San Bernardo, dava loro esempio in tutto. Come Visitatore del Cile e del Perù governò la Vice-provincia con fermezza mista a bontà.
In nessun altro, come in lui, si notò il progressivo emendamento dai difetti.
La morte fu un lutto per la Vice Provincia e coloro che lo conobbero. Morì improvvisamente mentre predicava il ritiro alle Piccole Sorelle dei poveri a Santiago.  – «Quicumque hanc regulam secuti fuerint, pax super illos et misericordia». Gal. 6-16.
Professione: 8 settembre 1891.
Ordinazione sacerdotale: 18 settembre 1897.

Lima 1915 – Il Visitatore P. Kern con i Padri e fratelli della Comunità. Padri: Paquot, Jeanmarie, Henlè, Lamard, Littner, González, Desnoulet, Hocquard (rett.), Kern (visit.), Chené, Hengbart – Fratelli: Eleazar, Daniel, Victor. (foto in AGHR).

_______________ 

Fr. Norbert (Striebel). Bischenberg, 1927.
Il Fratello Norbert è nato a Stützheim (Bas-Rhin), il 19 marzo 1906. Si sentì chiamato alla vita religiosa a seguito di una missione predicata dai Padri Redentoristi.
Questo giovane Fratello era apprezzato in tutto e di una dedizione instancabile. Disponendo di una robusta salute e di un disponibilità naturale, si rendeva utile dovunque e compiva perfettamente i suoi incarichi. In convento aveva la cura dei malati, si occupava della biancheria, del riscaldamento e dei lavori del giardino.
Durante un soggiorno che fece nella casa paterna, fu vittima di un incidente: morì fulminato improvvisamente.
Questa morte imprevista causò un grande vuoto nella Comunità. Il caro Fratello aveva una grande devozione alla Madonna. «Charitas mea cum omnibus vobis… in Christo Jesu». 1 Cor. 16-24.
Professione: 12 novembre 1924.

Bischenberg 2009 – Il refettorio della Comunità conserva ancora le tracce dei Confratelli redentoristi che sono vissuti in questa Casa.

_______________________________

Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
AMORE ALLA CROCE = 3 dicembre
APRI