29 novembre
EFFEMERIDI C.Ss.R – 1903. Omaggio ai difensori dei Redentoristi: tenente Portier, Les Sables d’Olonne..
1903. Omaggio ai difensori dei Redentoristi: tenente Portier, Les Sables d’Olonne.
Il 29 aprile 1903, all’epoca della chiusura della cappella dei Redentoristi a Les Sables d’Olonne, il tenente Portier del 93° a Roche-Sur-Yon, al tempo della nostra espulsione negò il suo concorso ad un atto che la sua coscienza disapprovava. Il generale comandante della 42 squadra aveva detto di lui:«È un ufficiale di valore eccezionale».
Messo prima agli arresti di rigore, venne rinchiuso nella propria casa per alcuni giorni, quindi trasferito alla prigione militare di Nantes. Portato davanti al Consiglio di guerra, il tenente Portier, senza cercare di discolparsi, dichiarò che la coscienza di uomo onesto e di cristiano gli vietava di partecipare alla violazione di una proprietà privata ed alla profanazione di una cappella. Aggiunse che, essendo fratello di un religioso Oblato in Canada e di una religiosa che era minacciata di essere espulsa dal convitto che dirigeva, questo legame di stretta parentela costituiva una ragione in più per determinarlo nella sua decisione.
Il Consiglio di guerra assolse all’unanimità il tenente Portier, ma il generale André, allora ministro della guerra, sempre pronto ad accontentare i bassi rancori della setta massonica, lo mise in aspettativa contro ogni giustizia e privò la Francia dei servizi che poteva rendergli questo ufficiale di “valore eccezionale”.
Gli abitanti di Sables, e la comunità di Sables di cui il Rettore era allora il P. Riblier, insieme offrirono al valoroso tenente una spada di onore per sostituire quella che aveva appena rotto così coraggiosamente e così fedelmente. Era la sciabola di un ufficiale di fanteria. Semplice ma di ottimo gusto artistico. Questa spada fu offerta al tenente Portier la domenica 29 novembre, nel suo domicilio di Doulon (Loira-inferiore).
Tre anni dopo, il tenente fu riabilitato. Prese parte alla guerra del 1914 e questa volta cadde sul campo di onore, vittima di dedizione al paese, dopo esserlo stato per la sua fede religiosa.
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1921. Congregazione generale alla presenza di Benedetto XV per l’esame della eroicità delle virtù del Venerabile Giovanni Nepomuceno Neumann.
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IN MEMORIAM
P. Bonaventura Stoll. Fribourg, 1838.
Il P. Stoll nacque il 14 luglio 1781 nel granducato di Bade. Si presentò a Mont Thabor a San Clemente. Ordinato sacerdote, si distinse per il grande zelo al ministero del pulpito e del confessionale.
La sua parola semplice, modesta, ma penetrante, produceva sugli ascoltatori profonda impressione. Era un esempio di mortificazione corporale e di austerità e osservante delle minime regole.
Nel 1814 si prese cura degli appestati e manifestava grande zelo nella riconciliazione dei peccatori, passando notti intere ad ascoltare le confessioni. Dovendo subire un’operazione, volle sopportarla per quattro ore senza essere addormentato e con il crocifisso in mano. Soffrì indicibili dolori.
Per consolarlo nella sua malattia ed aiutarlo a sopportare il male, il Ven. Padre Passerat, Vicario-generale, il 5 maggio 1826 gli scrisse: «Carissimo Bonaventura, ci sono tre generi di apostolato, il primo: è la predicazione; il secondo: l’orazione; il terzo: la sofferenza. Di questi tre generi, il più importante è la sofferenza. Siate paziente dunque. Evitate non solo l’impazienza ma siate positivamente paziente. Baciate con gioia la vostra infermità e non desiderate la salute; spesso unite le vostre sofferenze a quelle di Gesù sulla croce e presto sarete santo ed avanzerete rapidamente nella virtù, più che in altri modi. Pregate per me. Vostro fratello Joseph Passerat».
– Cum Christo confixus sum cruci». Gal. 2-19.
Professione: 25 aprile 1812.
Ordinazione sacerdotale: 4 luglio 1813.
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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE |