28 settembre
EFFEMERIDI C.Ss.R = * Il R.mo Padre Mauron ed il Dottorato di S. Alfonso.
* Il R.mo Padre Mauron ed il Dottorato di S. Alfonso.
Fin dal 1839, anno della canonizzazione di sant’Alfonso, gli arcivescovi e vescovi del Regno di Napoli avevano sollecitato la nomina a Dottore della Chiesa per S. Alfonso. Tra questi vescovi vi era il futuro papa Pio IX. A questo scopo era stata presentata una supplica a Gregorio XVI, ma la faccenda non ebbe seguito.
Intanto, tra il 1839 e il 1865, le opere di S. Alfonso furono tradotte in varie lingue; la teologia morale; così vivamente raccomandata dalla Santa Sede, era tra le mani del clero. Migliaia di libretti erano sparsi in tutti i paesi, le opere dogmatiche ed ascetiche erano conosciute più che mai, grazie alla traduzione francese dei Padri. Dujardin e Jules Jacques; infine erano state pubblicate diverse Vite di S. Alfonso.
Il R.mo P. Mauron credette essere giunto il tempo, e, per suo ordine, fu redatta una petizione per chiedere alla Santa Sede gli onori del Dottorato di S. Alfonso. Sottomessa all’esame dei vescovi, questa petizione raccolse i suffragi della grandissima maggioranza dell’episcopato del mondo intero. Davanti ad una richiesta tanto imponente, e di cui la storia non conosceva altro esempio, Pio IX, dopo avere seguito i dettagli con notevole interesse, diede ordine alla Congregazione dei Riti di esaminare questa importante causa, e di iniziare, così, questo grande processo.
La causa fu discussa, il processo fu difeso, con la gravità che richiedeva un affare di così alta importanza. Il giorno 11 marzo 1871, i cardinali dichiararono all’unanimità che S. Alfonso de Liguori meritava l’aureola riservata ai Dottori della Chiesa.
Il 23 dello stesso mese, un breve di Pio IX approvava, confermava questa memorabile decisione, e, il 7 luglio 1871, Pio IX conferiva solennemente a S. Alfonso, nostro Fondatore, la gloriosa nomina di Dottore della Chiesa.
O Doctor optime, Ecclesiae sanctae lumen, Beate Alphonse Maria, deprecare pro nobis Filium Dei.
P. DUMORTIER. Vita del R. P. Mauron p. 106.
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IN MEMORIAM
Fr. Antoine (Metzler). Friburgo (Svizzera), 1835.
Nato a Petersheim il 9 febbraio 1782; nel granducato di Baden, Fratello Antoine fu ricevuto da San Clemente a Monte Thabor. Le cronache riportano questa testimonianza: Fratello Antoine, al grande amore per il lavoro, univa una pietà esemplare ed una grande semplicità.
«Qui ambulat simpliciter, ambulat confidenter». Pr. 9, 9.
Professione: 18 giugno 1819.
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P. André Bayer. Pau, 1879.
Il P. Bayer nacque il 16 novembre 1841 a Rickenbach (Granducato di Baden). Entrò nella Congregazione in seguito ad una missione predicata dai nostri Padri dell’Alsazia.
Fu un uomo prezioso, non tanto per i talenti che erano ordinari, ma per le sue notevoli virtù. Si esprimeva benissimo in francese, prese parte anche a numerose missioni in Francia.
Il P Bayer fu quindi mandato nella Vice-provincia della Spagna. L’amabilità del carattere, la bontà e le virtù gli avevano guadagnato i cuori dei suoi nuovi confratelli e di tutte le persone, preti e laici, con cui era stato in contatto.
I superiori erano sul punto di nominarlo Padre Maestro dei novizi in Spagna, poi superiore. Ma fu obbligato a ritornare dalla Spagna nella nostra casa di Pau per curare la salute e la prematura morte mandò a monte i progetti dei superiori.
– “Mansueti hereditabunt terram et delectabuntur in multitudine pacis”. Sal. 36.
Professione: 13 novembre 1860.
Ordinazione sacerdotale: 21 dicembre 1867.
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P. Jean Hofmann. Boulogne-sur-Mer, 1916.
Il P. Jean Hofmann nacque a Roden, vicino Sarrelouis, da genitori francesi, il 27 maggio 1849. Fin dall’inizio della vita religiosa si propose così come rimase durante tutta la vita: profondamente devoto, modesto ed uomo del dovere.
Per breve tempo fu professore ad Uvrier, poi a Dongen, passò la vita religiosa ed apostolica a Boulogne, occupato nel ministero del confessionale. Religioso esemplare, il P. Hofmann attingeva l’intima unione con Gesù, i tesori di umiltà, di carità e di zelo dal Santissimo sacramento e dalla devozione filiale verso la Madonna.
Ebbe sempre davanti agli occhi queste parole di sant’Alfonso: «Diventiamo santi mentre siamo per così poco tempo sulla terra, ed amiamo Gesù Cristo. Verrà un giorno in cui ci vedremo riuniti in cielo con le migliaia anime che avremo strappato all’inferno».
La grande bontà, la pazienza, lo zelo, lo spirito eminentemente soprannaturale ed alfonsiano, hanno fatto dire di lui alla morte: «Un santo è partito per il cielo». —«Et deduxit eos in viam rectam». Sal 104
Professione.: 25 dicembre 1866.
Ordinazione sacerdotale: 29 marzo 1873.
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