28 ottobre
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1894. Inizio della Vice Provincia Germanica del Brasile.
1894. Inizio della Vice Provincia Germanica del Brasile.
Nel Capitolo Generale del 1894 i Padri capitolari ricordarono che le missioni all’estero e degli infedeli erano conformi allo spirito di S. Alfonso. Era perciò da auspicare che ogni Provincia avesse una Vice-provincia in una di queste regioni lontane.
Il superiore Provinciale della Germania superiore ebbe a cuore di realizzare il desiderio del Re.mo Padre Raus, eletto Rettore Maggiore in questo Capitolo del 1894.
Nel frattempo, i vescovi delle diocesi di Saint-Paul e di Goyas sollecitarono una fondazione di Redentoristi. Il Padre Generale accettò di grande cuore queste fondazioni.
Il primo superiore di questa Vice-provincia fu il P. Gebard Wiggermann; l’accompagnarono due altri missionari, i Padri Jean Spaet, Michel Siebler, ed il Fratello Laurence Hublaner, suddiacono.
La prima casa fu stabilita ad Aparecida il 28 ottobre 1894. Fin dall’inizio, il ministero nella basilica dove è venerata un’antica immagine miracolosa della Madonna, presentò molte difficoltà, ma fu benedetto da Dio.
Il popolo vi affluiva, come un tempo a San Bennone in Varsavia; molti si confessavano per la prima volta, ignorando le cose necessarie alla salvezza.
I missionari non bastavano per le numerose richieste di missione. Dovunque i risultati erano molto fruttuosi e attraverso la devozione delle popolazioni all’immagine miracolosa di Nostra Signora di Aparecida si ottenevano molte grazie.
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IN MEMORIAM
Fr. Emmanuel (Cyrille Cériez). Langemarck (Belgio), 1918.
Fratello Emmanuel era di nazionalità belga Nato a Halluin (Nord) il 15 settembre 1889, considerava la Francia come la sua seconda patria, ed entrò in Congregazione nella Provincia di Parigi.
Incorporato nell’esercito belga in qualità di barelliere all’epoca della guerra del 1914, partecipò a parecchi attacchi e compì coraggiosamente il suo dovere. Ebbe la coscia spappolata da un scoppio di granata e morì a seguito delle ferite.
Fratello Emmanuel era stimato molto dalla sua compagnia, aveva un’alta concezione del dovere, e lo compiva sempre alla perfezione. Il suo coraggio procedeva da una fredda riflessione e da profonde convinzioni patriottiche e religiose. La sua allegria, la bonomia, le divertenti spavalderie gli davano una reale influenza sui compagni: li trascinava all’assalto. Edificò sempre il suo ambiente per una pietà tanto solida che priva di enfasi.
—«Qui ambulat simpliciter, ambulat confidenter». Prov. 10, 9.
Professione: 11 maggio 1913.
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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE |