28 marzo
EFFEMERIDI C.Ss.R = * La preghiera per le vocazioni.
* La preghiera per le vocazioni.
Nel’anno 1861 nel noviziato di Saint-Nicolas-du Port vi era penuria di vocazioni. Numerosi fedeli fervorosi si misero in preghiera, in particolare una zia materna del P. Marc, ricevuta come Oblata della Congregazione dal Rev.mo Padre Mauron e privilegiata in modo particolare da Dio. Ella sopportò orribili sofferenze a questo scopo e nel medesimo anno 1861 si videro affluire nel noviziato i Padri Hauger, J. Nusbaum, Jules Delobel, Joseph Gavillet, Étienne Monniot, Joseph Chavatte, Zéphyrin Baudez e Jean Kannengiesser. (Notizia necrologica del P. Jean).
È tradizione nella Congregazione che il P. F. X. Masson, nel passare per Ars, raccomandasse al santo curato di Ars il reclutamento del nostro noviziato. Questi, raccogliendosi in preghiera, disse: «Rassicuratevi, presto avrete un noviziato numeroso e ben scelto». Difatti, dopo poco tempo, i novizi erano 34, fra i quali il MP. Kockerols, per lungo tempo Provinciale del Belgio, Coffin Provinciale di Inghilterra e vescovo della seconda diocesi di Londra, il P. Desurmont, il P. Bridgett, e un buon numero di altri, tutti molto notevoli.
P. George. Vie du P. Desurmont, p.51.
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IN MEMORIAM
P. Marc Séchaud. Lima, 1911.
Il P. Séchaud nacque il 19 marzo 1858 a Brenthome, diocesi di Annecy. Il primo invito di Dio alla vita religiosa lo intese nell’anno in cui fece la prima comunione.
Fummesso nell’educandato di Contamine nel 1870 e dopo l’ordinazione sacerdotalefu inviato in Spagna, dove iniziò il suo ministero apostolico che poi portò a termine in Cile.
Il Padre Séchaud lasciò ovunque fama di uomo ragguardevole per il suo zelo intelligente, tenace, quasi rigido e soprattutto per la sua tenera e filiale devozione verso la Santa Vergine.
In Spagna aveva composto un piccolo libro sulla santificazione. A Santiago gli fu affidato il compito di guidare la novena perpetua alla Madonna del Perpetuo Soccorso e si applicò con grande abnegazione per far progredire sempre più l’associazione.
Il P. Séchaud fu veramente l’apostolo di Maria e il promotore della perseveranza dei fedeli evangelizzati dalla devozione alla Madonna, non soltanto negli otto centri della città e dei dintorni, ma ancora nelle in altre importanti città.
La Santa Vergine gli concesse una morte serena dopo qualche minuto di agonia. Le sue spoglie mortali furono portate in trionfo al cimitero. – «Memoria justi cum laudibus». Prov. 10,7.
Professione: 28 dicembre 1874.
Ordinazione sacerdotale: 19 febbraio 1882.
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P. Joseph Wibaux. Boulogne-sur-mer, 1919.
Il P. Wibaux nacque a Roubaix il 29 dicembre 1847, da una famiglia eminentemente cristiana. Entrato in Congregazione si preparò con un costante lavoro all’opera delle missini che sostenne per quasi quarant’anni.
Degno discepolo di S. Alfonso, fu apostolo instancabile, tenero figlio della Santa Vergine e religioso esemplare. Si ammirava la sua giovialità di carattere e i suoi gusti artistici.
Laddove predicò missioni e ritiri spirituali lasciò ricordi indelebili. Nel suo ministero traspariva immediatamente l’uomo di Dio, l’apostolo simpatico e amabile, interessato alla salvezza delle anime, spinto da amore soprannaturale.
Qualche giorno dopo il suo giubileo dei 50 anni di professione dovette subire un’operazione che gli causò molte sofferenze. Dio gli concesse una morte molto serena. La sua ultima parola fu questa: «Sia fatta la volontà di Dio». – «Qui autem facit voluntatem Dei, manet in aeternum». 1Gv 2,17.
Professione: 2 febbraio 1869.
Ordinazione sacerdotale: 18 luglio 1875.
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Fr. Léon (Riéger). Bischenberg, 1923.
Il caro fratello Léon nacque il 24 giugno 1885 a Michelbach (Ducato di Baden). All’età di 20 anni si recò a Parigi, poi a Londra per apprendere la lingua francese ed inglese.
La sua fede in questi viaggi subì una forte crisi. Ritornato al suo paese ebbe la fortuna di seguire gli esercizi di una missione predicata dal P. Kiefer e si convertì. Divenuto poi devoto della Santa Vergine, si comunicava frequentemente e Maria gli trasfuse nel cuore il desiderio della vita religiosa.
Nel 1912, mentre era postulante a Bischenberg, fu aggregato al 28° reggimento di fanteria durante la guerra del 1914 e fu ferito in Champagne.
Dio allora gli fece la grazia di essere Redentorista per un anno. Ma un congelamento, che aveva contratto, lo convinse che Dio lo chiamava presto. Soffriva molto; quando il dolore lo torturava, nessun lamento usciva dalle sue labbra, pregava ad alta voce.
Morì durante la settimana santa. I suoi confratelli hanno di lui il più edificante ricordo. Unanimemente lodavano la sua virtù. Era un vero religioso, un fratello modesto, obbediente, lavoratore, prudente, discreto, caritatevole di coscienza delicata, di profonda pietà e pazienza a tutta prova. – «Patientia autem opus perfectum habet». Gc 1,4.
Professione: 8 maggio 1920.
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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE |