Memoriale 26 dicembre

26 dicembre
EFFEMERIDI C.Ss.R – 1751. Nascita di San Clemente Maria Hofbauer.

1751. Nascita di San Clemente Maria Hofbauer.

San Clemente nacque il 26 dicembre e fu rigenerato nelle acque battesimali dal cappellano di Tasswitz (in Moravia), il padre Dujardin, premostratense. Al battesimo ricevette il nome di “Giovanni”. Il nome di “Clemente Maria” gli fu dato durante il soggiorno a Roma, da Monsignore Barnaba Chiaramonti, che poi diventò Papa Pio VII.
La mamma di Clemente Maria, come se avesse previsto le grandi prove che suo figlio avrebbe affrontato, si impegnò a sviluppare nel suo giovane cuore l’amore alla croce. A sette anni perse il papà; la sera stessa del funerale la mamma lo condusse davanti ad un crocifisso e gli disse, soffocando un singhiozzo: «Vedi, è lui, il Crocifisso che avrai ormai per padre; impegnati a seguire la strada che a lui piace». Così, Clemente Maria seguì la strada della Croce fino alla santità.
P. HARINGER. Vie di San Clément-Marie, p. 10 e 20.

«Vedi, è lui, il Crocifisso che avrai ormai per padre; impegnati a seguire la strada che a lui piace». Clemente Maria seguì la strada della Croce fino alla santità.

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IN MEMORIAM 

P. Stanislas Lorrain. Roma, 1904.
Proveniente da una famiglia patriarcale della diocesi di Nancy, il P. Lorrain nacque a Biberkirch, vicino Sarrebourg, il 23 giugno 1835, ed entrò da seminarista nella Congregazione.
Nominato Rettore di Châteauroux nel 1867 a trentatre anni, lo diventò poi di Avon e di Parigi. Fu il fondatore della casa di Parigi-Ménilmontant.
Anche Saint-Nicolas-du­Port lo ricevé in qualità di Rettore. Grazie al suo zelo, la chiesa del convento divenne sede di un ministero apostolico intenso, e le missioni ricevettero un vigoroso impulso.
Nominato di nuovo Rettore della casa di Parigi che aveva fondato vent’anni prima, si dedicò per sette anni al servizio delle anime che gli erano affidate. Ingrandì il convento e soprattutto dotò questo quartiere diseredato di Ménilmontant di una splendida chiesa alla gloria della Madonna del Perpetuo Soccorso, di cui Fratello Gerardo fu abile architetto, aiutato dal vecchio zio Fratello Édouard, di immortale memoria.
Sotto il suo saggio governo furono fondate: l’opera du Pain des pauvres; l’opera Enfants pauvres de Popincourt; altre furono sostenute e sviluppate: l’Association des Alsaciens-Lorrains, la visite des malades, l’oeuvre des mariages, l’Archiconfrérie de Notre-Dame du Perpétuel Secours et de saint Alphonse.
Al momento della divisione della Provincia francese nel 1900, il P. Lorrain restò semplice soggetto a Saint-Nicolas-du-Port.
In questo tempo bisognava pensare a preparare un rifugio per i Padri e per la gioventù che stavano per essere cacciati dalle leggi persecutrici del 1903. Il Padre Lorrain fu mandato in Belgio insieme al Rettore P. Tailleur per cercare un rifugio. Lo trovò ad Attert. E lì, malgrado i suoi settant’anni e le infermità, il P. Lorrain si diede tutto a tutti, non indietreggiando davanti a nessun sacrificio per organizzare questo rifugio. Il P. Lorrain qui trascorse i tre ultimi anni di vita e si preparò alla morte.

Come religioso, il P. Lorrain fu l’uomo del dovere, della regola. Di buon giudizio, molto abile negli affari e di consumata prudenza, si fece apprezzare per l’amabilità e l’energia del carattere, per la squisita carità, per le meravigliose qualità nella direzione delle anime, e per la pienezza dello spirito religioso.
Morì a Roma dove era andato in compagnia del P. Jean Kannengiesser, suo Provinciale, invitati dal Rev.mo Rettore Maggiore Padre Raus per la canonizzazione di san Gerardo. Partendo per la Città eterna, aveva detto ai suoi confratelli: «Sarei felice di poter morire lì!» Dio l’ha esaudito.
– «Opera enim illorum sequuntur illos».” Ap. 14, 13.
Professione: 13 novembre 1857.
Ordinazione sacerdotale: 25 maggio 1861.

Il P. Stanislas Lorrain, dopo una intensa vita vissuta in Francia, morì a Roma nel 1904, dove era venuto per la canonizzazione di San Gerardo, invitato dal Rettore Maggiore Raus, 15 giorni dopo il lieto evento gerardino. – La foto a sinistra lo mostra a Bischenberg nello stesso anno mentre siede tra i Padri L. Gaudé e Victor Hauger.

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P. Victor Hauger, Echternach, 1915.
Primo Superiore Provinciale della Vice-provincia d’Alsace-Lorraine. 1895-1906.
 

Il P. Hauger nacque a Landser (Haute-Alsace) il 24 novembre 1845 e lasciò i genitori a sedici anni per il noviziato di Saint-Nicolas-du-Port. Durante gli studi fu un alunno brillante e da allora si fece ammirare per la profondità, la fermezza e la lucidità dello spirito, come anche per l’energia del carattere e la forza della volontà. Suo fratello Xavier lo seguì nella Congregazione.
Fin dalla ordinazione sacerdotale, il P. Desurmont affidò al P. Hauger un’opera alla quale doveva dedicare gran parte della vita: la fondazione di un Aspirantato. Prima a Téterchen raccolse una decina di adolescenti fino al 1870; quindi a Contamine fino all’apparizione dei decreti del 1880; ed infine ad Uvrier.
Si è detto che più di duecento missionari sono stati formati alla sua scuola durante i venticinque anni di direzione. Il P. Desurmont affermava che l’aspirantato creato dal P. Hauger, portava assolutamente il carattere dello spirito di sant’Alfonso.
Dopo venticinque anni dedicati all’aspirantato, il Padre Hauger fu chiamato nel 1911 a ricostruire i conventi dell’Alsace-Lorraine e ad erigerli in Provincia. Diventò allora Provinciale di queste case. In poco tempo riuscì a costruire la grande e bella casa di Echternach dove pose lo Studentato.
A Téterchen, ove risiedé per dodici anni, si rivelò grande direttore di anime per la perspicacia del suo spirito, la prudenza, il dono di discernimento degli spiriti, la rettitudine ed il vigore delle decisioni. Soprattutto i sacerdoti facevano ricorso ai suoi consigli per loro stessi e le anime che erano loro affidate.
Dio visitò il suo zelante servo con la sofferenza corporale. Colpito da una lunga e crudele malattia, santificò i dieci ultimi anni della vita con un’eroica pazienza. Immobile su una poltrona, sorrideva nel dolore, edificando vivamente i confratelli. Questo coraggio l’attingeva nella santa messa che celebrò seduto, per particolare privilegio, per dieci anni, a costo di sforzi inauditi. Quando gli si suggeriva di astenersi diceva: «Se volete uccidermi, toglietemi la santa messa».
È lì il povero martire attingeva l’ammirevole pazienza fino al momento in cui Dio gli accordò la corona del redentorista che aveva imitato così valorosamente le virtù del suo divin Figlio.
«Mementote praepositorum vestrorum, quorum imitamini fidem». Ebr. 13, 7.
Professione: 15 ottobre 1862.
Ordinazione sacerdotale: · 13 marzo 1868.

Il P. Victor Hauger a Bischenberg nel 1904. Per 25 anni ebbe il compito di guidare l’aspirantato: più di duecento missionari sono stati formati sotto la sua direzione.

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
AMORE ALLA CROCE = 26 dicembre
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