25 ottobre
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1784. Fiducia nella Madonna, al momento della morte.
1784. Fiducia nella Madonna, al momento della morte.
La grande consolazione di S. Alfonso prima della morte era il ricordo di ciò che aveva fatto per propagare la fiducia in Maria.
— Il 25 ottobre 1784, Fratello Romito gli leggeva alcune pagine sulla santa Vergine.
«Quale opera è questa?» – chiese. – È il vostro libro sulle Glorie di Maria.
«Mio Dio, – esclamò tutto commosso -, vi ringrazio di avermi fatto comporre questo libro in onore di vostra Madre. Oh! come è dolce, al momento della morte, il pensare che si è potuto contribuire ad instaurare nei cuori la devozione alla santa Vergine!».
— Un’altra volta disse: «Se tutti coloro che vengono a farmi visita, dalla mia cella si portano la devozione alla Madonna, ciò basterebbe per salvarli».
P. BERTHE. Vita di S. Alfonso, II, p. 579.
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1873. – Fondazione della casa di Valence. (Drome).
Il canonico Nadal, decano del capitolo della cattedrale di Valence, Vicario generale onorario, era fondatore e direttore dell’orfanotrofio Saint-Joseph. Confidando nella Provvidenza, voleva dotare Valence di un santuario degno del grande Patriarca.
Grazie alle sottoscrizioni volontarie dei fedeli, e con l’autorizzazione della Prefettura, poté intraprendere la costruzione di questo santuario fin dal 1865.
Tutto procedeva a meraviglia fino a quando non esplose la guerra del 1870. Le risorse da quel momento diminuirono considerevolmente; i doni non arrivavano più: il devoto di san Giuseppe si vide presto in estremo imbarazzo.
Nel frattempo i Padri Delobel e Billet predicavano una missione nella parrocchia Saint-Jean a Valence. Il successo così straordinario di questa missione spinse il Nadal a cedere il santuario ai missionari del Santissimo Redentore.
Il P. Desurmont, Provinciale, incaricò il P. Prouvost per questa nuova fondazione, col titolo di Superiore, essendo gradite dall’una parte e dall’altra, proposte e condizioni.
Gli furono associati i Padri Lemeur, Delobel, Auguste e Dron col Fratello Stanislas. Il 25 ottobre 1873 i Padri presero possesso della cappella e della casa attigua.
Il santuario di Saint-Joseph restò, sotto la direzione dei Padri come era stato sotto il Nadal loro predecessore, un luogo di pellegrinaggio e di devozione.
Per quindici anni il popolo ha goduto del ministero del culto pubblico senza essere disturbato; le espulsioni del 1880 e del 1903 hanno rallentato per un po’ di tempo la pietà dei fedeli, ma questa oggi è incrementata ed il nostro santuario diventa il centro della devozione al Santo Patriarca.
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