Memoriale 19 novembre

19 novembre
EFFEMERIDI C.Ss.R – *1773. Predizione del nostro Padre S. Alfonso sull’avvenire e l’estensione della Congregazione.

*1773. Predizione del nostro Padre S. Alfonso sull’avvenire e l’estensione della Congregazione.

Nel 1773, dopo un certo tempo dalla nomina dei superiori, due Padri Rettori ebbero con S. Alfonso, allora vescovo di Santa Agata dei Goti, un colloquio che ci rivela il suo pensiero sull’avvenire della Congregazione.
Gli parlavano della persecuzione che allora imperversava contro noi, gli raccontavano che dovunque si diceva che la morte di lui avrebbe determinato la nostra rovina. S. Alfonso li ascoltava tranquillamente; poi, animato da santa fiducia, disse loro con voce ferma: «Non temete, la Congregazione non sarà distrutta né prima né dopo la mia morte. Non sono io, è Dio che l’ha fondata. Non è opera mia, è opera di Dio».
Alcuni giorni prima, esprimeva lo stesso pensiero. «La Congregazione è opera di Dio, l’ha custodita per quarantadue anni, e continuerà a difenderla. La salvaguardia della Congregazione dipende innanzitutto da Dio, poi dalla nostra condotta. Siamo uniti a Dio, fedeli alle Regole, caritatevoli verso tutti; siamo soprattutto umili, perché l’orgoglio potrebbe distruggerci come ha distrutto tante altre».
P. BERTHE. Vita di S. Alfonso. II, p. 328.

Nel 1783, dieci anni dopo, a proposito del meraviglioso sviluppo delle case napoletane, il nostro Padre S. Alfonso annunciava che Dio si sarebbe servito di queste case per sviluppare la Congregazione; gli accesi sostenitori della divisione sarebbero stati i più ardenti a richiedere la riunione; e che infine l’unione si realizzerebbe, ma solamente dopo la sua morte.
Queste profezie si sono realizzate alla lettera. Egli diceva: «Dio ha permesso la nostra divisione per la sua gloria maggior gloria; ha coperto con una nuvola le nostre case napoletane, per estendere e irrobustire la Congregazione nello Stato pontificio».
E più tardi: «Lo vedrete, i più ardenti fomentatori dello scisma faranno presto l’impossibile per ottenere la riunione delle loro case alle nostre ma sarà ciò che Dio vorrà».
Ed infine: «Comportatevi bene verso Dio, e Dio non abbandonerà la Congregazione. Dopo la mia morte, tutte le difficoltà svaniranno».
Idem. II, 555, 559, 565.

Infine, nel 1847, il P. Dechamps diventato poi Cardinale-arcivescovo di Malines, ed il P. Pilat trovarono negli archivi della casa di Ciorani questa predizione del nostro Padre S. Alfonso, autenticata dal suo confessore: «Non dubitate:, la Congregazione si reggerà fino al giorno del giudizio, perché non è opera mia, ma opera di Dio. Durante la mia vita crescerà nell’oscurità e nell’umiliazione, ma dopo la mia morte, spiegherà le sue ali e si estenderà soprattutto nei paesi settentrionali».
Idem. II, p. 267.

L’albero della Congregazione ha dato copiosi frutti nei secoli (immagine in AGHR).
I fiori più belli nel giardino della Congregazione (immagine in AGHR)

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
PREGHIERA = 19 novembre
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