18 marzo
EFFEMERIDI C.Ss.R = * S. Alfonso pubblica “La pratica di amare Gesù Cristo”.
* S. Alfonso pubblica “La pratica di amare Gesù Cristo”..
Verso il 18 marzo del 1768 S. Alfonso pubblicò «il più devoto e utile dei suoi libri ascetici», come lo definisce egli stesso. «A Napoli – diceva – si è applaudito quest’opera, ma gli applausi poco importano; mio solo desiderio è fare amare Gesù Cristo in questi tristi tempi in cui Napoli sembra averlo completamente dimenticato». Diceva a suor Arianna Carafa, inviandole una copia del suo libro: «Se il mondo non lo ama più, almeno, amiamolo molto noi che gli siamo consacrati».
Dopo aver composto questo libro e insegnato ai cristiani il modo di soffrire con merito e frutto, S. Alfonso dovette praticare egli stesso e fino all’eroismo le sublimi lezioni che aveva dato agli altri. È difficile dipingere il martirio che Dio gli fece provare. La sua vita, dopo questo periodo, non fu che una lunga agonia. Rimase paralizzato per 19 anni, la testa infossata sul petto, senza che lo sguardo potesse alzarsi al cielo.
P. Berthe. Vita di S. Alfonso. II, 252 e 259.
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IN MEMORIAM
Fr. Louis (Henri Fèvre). Mesnil-les-Hurlus (Marne), 1915.
Fratello novizio, ucciso nella Guerra del 1914.
Il caro Fratello Louis nacque a Ville-sur-Illon (Vosges) il 12 aprile 1888 da genitori poveri di ricchezza terrena, ma ricchi del tesoro della fede.
Nella sua giovinezza, aspirava a consacrarsi a Dio con il sacerdozio, ma il cielo volle che fosse vittima della guerra. Questo giovane novizio aveva qualità molto preziose. Piaceva soprattutto per la sua modestia, per lo spirito di fede, amabilità. Era un’anima predestinata che Dio aveva colmata delle sue grazie. Henri Fèvre vi corrispondeva generosamente e scambiò questa vita di felicità deperibile con l’eterna felicità del cielo. – «Bonus miles Christi Jesu». 2Tm. 2,3.
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