18 maggio
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1803. Pio VII dichiara che gli scritti del Servo di Dio Alfonso Maria de Liguori sono esenti da ogni errore.
1803. Pio VII dichiara che gli scritti del Servo di Dio Alfonso Maria de Liguori sono esenti da ogni errore.
Il Sommo Pontefice Pio VII conferma la dichiarazione promulgata quattro anni prima dalla Congregazione dei Riti cioè che nelle opere morali, dogmatiche e ascetiche, come nei numerosi scritti del Venerabile Alfonso de Liguori, non si trova niente che sia soggetto a censura: Nihil in iis censura dignum repertum fuerit.
Quindi le opere di S. Alfonso sono dichiarate esenti da ogni errore attualmente conosciuto, come da qualsiasi novità contraria al senso cattolico.
Nessuno ha il diritto di applicare ai suoi scritti una qualsiasi critica teologica; e se è permesso constatare la verità intrinseca delle sue opinioni, lo deve essere, come insegna Benedetto XV, «con il rispetto dovuto al venerabile autore e appoggiandosi su buone ragioni».
In questa occasione ricordiamo che S. Alfonso è il primo fra i santi ad aver elaborato un sistema morale completo e il primo che la Santa Chiesa abbia dichiarato esente da ogni censura.
P. Berthe. Vie de S. Alphonse, II, 638 et 669 pas.
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IN MEMORIAM
P. Joseph Bessing. Lima, 1896.
Il P. Bessing è nato il 12 marzo 1845 a Ribeauvillé (Alsazia). Quando la madre apprese la sua decisione di entrare nella Congregazione, trasalì di gioia. Da sette anni pregava Dio di donarle la gioia di vedere suo figlio Redentorista.
Il P. Bessing predicò missioni nel Nord, in Alsazia e Lorena e poi fu inviato in Perù. Fu per lui un grande sacrificio.
Nella nuova patria gli riuscì difficoltoso apprendere lo spagnolo. Nel momento in cui si apprestava a partire in missione fu colpito da lebbra; recuperò un po’ di salute appena sufficiente ad occuparsi del ministero nella cappella redentorista. Il P. Bessing predicava però molto più con la sua santità che con la sua eloquenza, predicava più con le sue preghiere che con le prediche.
Un primo attacco di apoplessia lo rese quasi cieco; trascorreva allora intere giornate a pregare il rosario per la salvezza delle anime. Era molto paziente, umile, prudente e ammirabile osservante della Regola; dopo un nuovo attacco di apoplessia, ebbe la gioia di ricevere gli ultimi sacramenti.
Quale discepolo del P. Desurmont amava la Congregazione di vero cuore. «Vigilate… in omni tempore orantes» Lc 21,36.
Professione: 15 ottobre 1863.
Ordinazione sacerdotale: 8 ottobre 1871.
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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE |