Memoriale 15 novembre

15 novembre
EFFEMERIDI C.Ss.R – 1732. Voto eroico di S. Alfonso.

1732. Voto eroico di S. Alfonso.

Il 15 novembre 1732, S. Alfonso, prevedendo probabilmente le croci che stava per imbattersi, fece il voto, e fu il solo, di dedicarsi all’opera della evangelizzazione delle anime più abbandonate. Scrisse nel suo memoriale: «Faccio voto, di non lasciare assolutamente l’istituto a meno che Mons. Falcoia o altro direttore che gli succederà non me lo comanda; in più, faccio il voto di non mettere in dubbio la mia vocazione».
I primi compagni difatti l’abbandonano; e, nel marzo 1733, restarono con lui Pietro Romano, Cesare Sportelli ed un Fratello: Vito Curzio.
In queste dolorose circostanze, S. Alfonso scrisse a suor Maria Celeste Crostarosa: «Sapete cosa mi incoraggia nonostante tutto? Pensare che non regolo la mia condotta secondo le vostre rivelazioni ma secondo l’ubbidienza al mio Padre spirituale. In questo modo, se i vostri favori spirituali fossero stati illusioni, cammino con sicurezza sotto la regola dell’ubbidienza e non posso sbagliarmi sulla mia vocazione» (Lettera di fine marzo 1733).
Lo si vedrà più tardi, Dio permise questi abbandoni, per il bene di tutti, e la Congregazione – si può dirlo – deve la vita e la esistenza a questo voto eroico di S. Alfonso.
P. BERTHE, Vita di S. Alfonso, I, 125.

S. Alfonso quasi subito  fu abbandonato dai primi compagni con i quali aveva dato il via all’Istituto Redentorista nel 1732. Ma egli rimase forte e fedele, grazie all’eroico voto fatto di non abbandonare l’opera incominciata.

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1922. Fondazione della casa di Mariawil, (Svizzera).

In seguito alla guerra del 1914, la Provincia di Strasburgo perdeva come campo di azione Bade, Hesse e Saar; gli restava solamente tre dipartimenti ma insufficienti per il reclutamento vocazionale e per i lavori apostolici. Da qui, la necessità assoluta di espandersi.
Con questo scopo fu fondata nella Svizzera tedesca la casa di Mariawil [Baden] insieme a quella di Bernrain [Kreuzlingen].

Svizzera – La Casa di Bernrain in Kreuzlingen (sopra) e la Cappella di Mariawil in Baden 8sotto) come si presentano oggi (foto da internet).

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IN MEMORIAM 

Fr. Jules, (Laurent Albrecht). Santiago, 1896.
Il caro Fratello nacque a Freybouse (Lorraine), il 10 agosto 1851, e fu ammesso nella Congregazione dal P. Mergès, Rettore di Téterchen.
I superiori lo mandarono in America e diventò Fratello portinaio nella casa di Santiago. Si può dire che sotto questo aspetto fu il modello dei Fratelli. Gli abitanti di Santiago lo stimarono grandemente per lo spirito soprannaturale, la profonda pietà ed lo spirito di fede. I pochi momenti liberi che disponeva erano per la pietà; prediligeva intrattenersi di cose spirituali coi confratelli.
Gli ultimi tre anni della vita tuttavia furono un martirio continuo e doloroso; il Fratello Jules si dispiaceva di non soffrire abbastanza. Diceva: «Temo di prendere troppo sollievo; Nostro Signore non li ebbe e non li volle accettare. Il fiele per me e niente di più».
La stampa di Santiago fece alla morte un grande elogio delle sue virtù.  – «Qui sunt Christi, carnem suam crucifixerunt» Gal. 5-24.
Professione: 18 luglio 1875

Santiago del Cile – Una delle prime foto della chiesa della Madonna del Perpetuo Soccorso (foto in AGHR).

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P. Guillaume Lasilier. Valence, 1927.
Il P. Lasilier nacque il 17 giugno 1859 ad Ippling, piccolo villaggio della Moselle, dove il papà esplicava le funzioni di maestro. Studiò al postulantato di Contamine.
Appena fu ordinato sacerdote, P. Lasilier predicò numerose missioni in diverse contrade della Francia e del Belgio e passò gli ultimi anni della vita al servizio delle anime consacrate a Dio. A causa delle circostanze difficili dell’epoca, dovette vivere fuori dalle nostre comunità.
Con la pienezza del suo talento di artista, di scrittore e di oratore, sarebbe stato in grado di rendere servizi più segnalati in un altro ambiente e in un altro campo di apostolato.
L’amore per la Congregazione gli fece intraprendere di scrivere la Vita di San Clemente.
Circa il suo morale, aveva momenti di scoraggiamento e talvolta di vivacità. Ad un confratello che gli fece notare questo difetto, rispose: «Constatate in me questi movimenti di vivacità, ma ciò che non vedete, sono gli sforzi che faccio per vincermi».
Durante le predicazioni P. Lasilier fu colto da un male oscuro che i medici non riuscivano a diagnosticare. Non rinunciò alla speranza di guarigione, né a progetti di apostolato. Ma la Provvidenza aveva deciso diversamente. Il P. Lasilier rese l’ultimo respiro poco dopo il suono dell’angelus del mattino, circondato da alcuni confratelli ed assistito dalle loro preghiere.
– «Qui perseveraverit usque in finem, hic salvus erit». Mt. 10, 22.
Professione: 24 settembre 1875.
Ordinazione sacerdotale: 19 marzo 1884.

Contamine-sur-Avre 1888. La comunità dei Padri tra i quali vi è il P. Lasilier per il secondo noviziato. – Padri: Roche, Deman, Metzger, Moulard, Montaigne, Tournaire, Cessieux, Trentesaux, Claude, Cabuis, Desbrus, Vigneron, Haugr, Culaud, Lasilier, Schwab, Guignard, Riblier, Lautier, Meyer, Gaillard, Rey, Herbette, Mauron, Deleflie, Kanengiersser, Allel, God. (foto in AGHR).

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
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