14 aprile
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1878. La sorte della mia vita di orazione è affidata alla Madonna.
1878. La sorte della mia vita di orazione è affidata alla Madonna.
Il Padre Achille Desurmont, scrivendo agli Studenti, diceva loro:
Avon, 14 aprile.
“È una cosa che mi preoccupa vivamente, e che, ne sono sicuro, preoccupa anche voi: la chiamerò: la sorte della vostra vita di orazione.
Dopo che tutti, più o meno, ne avete assaggiato i primi segreti ed i primi frutti, avrete voi la felicità di conservare il vostro tesoro, e vedremo noi infine lo spirito di santità stabilirsi definitivamente tra i nostri giovani? O ci sarà per tutti una delusione, una delusione dolorosa, e saremo condannati, in un avvenire più o meno prossimo, a rientrare nella categoria delle anime semplicemente fedeli, ma private dell’orazione, in modo tale che si rischia di rinunciare a questo lavoro di santità così fortunatamente cominciato?
Confesso che queste domande mi preoccupano e mi preoccupano molto. Confesso ancora che la difficoltà sovrumana della nostra santa impresa sarebbe di natura tale da ispirare a me, come a voi, dei timori.
Ma io confesso nondimeno che Dio mi ha donato un pensiero che mi ispira un’immensa fiducia; ed eccolo questo pensiero: Voglio mettere la vita di orazione dei miei cari studenti· sotto il patrocinio tutto speciale della Madonna del Perpetuo Soccorso.
Per conto mio, io sono completamente convinto che è proprio a questa incomparabile Patrona, a questa buona e vigile Madre che noi dobbiamo le grazie di santità di cui è stato oggetto la Provincia ed in particolare lo Studentato.
Ora qualcosa in fondo al cuore mi dice che affidando alla nostra cara Madonna la conservazione, lo sviluppo, il fissaggio di questo spirito di orazione, noi riusciremo. E questa unica, santa e filiale precauzione assicurerà il vero e definitivo successo che tutte le altre iniziative per legittime che siano. Ne sono completamente convinto.
Sì, o mia buona Madre, o Madre del Perpetuo Soccorso, se ci fidiamo di voi, voi farete arrivare allo Studentato, a tempo e modo, tutti i soccorsi opportuni necessari alla santità e niente mancherà: né la saggezza ed il consiglio dei direttori, né l’insieme di grazie premurose, provocanti, confortanti, prudenti che aiutano le anime a sostenersi e ad avanzare.
Tale è il mio pensiero da molto tempo, Fratelli miei, forse ve ne sarete accorti. Perché parecchie volte già ho insinuato che è proprio alle anime dedite al continuo combattimento, ai continui bisogni, alle continue inadeguatezze, ai continui desideri della vita di orazione conviene implorare il perpetuo Soccorso di Maria.
Spesso, ripeto, questo pensiero è ritornato sulle mie labbra; ma mi riservavo di ritornare più esplicitamente a tempo voluto; cioè quando per esperienza sareste ben convinti che, per vivere di detta vita si ha bisogno di una vera continuità di soccorsi divini.
Questa convinzione l’avete tutti adesso, non ne dubito; perché tutti, più o meno, siete dovuti passare attraverso le mille peripezie della vita interiore: presenza di Dio, assenza di Dio, facilità, difficoltà, fiducia, timore, fedeltà, infedeltà, progresso, pace, agitazione, ardori, raffreddamenti.
Credo dunque che è venuto il momento di fare atto di affidamento nella nostra Madre, e di dirle: “O Vergine del Perpetuo Soccorso, vogliamo restare nella via dei santi; vogliamo riuscire, e per riuscire è a voi che affidiamo questa impresa”.
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IN MEMORIAM
Fr. Florentin (Debaisieux). Lille, 1900.
Il caro Fratello Florentin è nato a Templeuve il 28 dicembre 1862. Il suo Rettore di Lille, dove era di residenza, ha fatto di lui questo elogio: “Il Fratello Florentin era devoto, umile, obbediente e caritatevole. Era un religioso a cui si poteva chiedere tutto e che dovunque ebbe la fiducia dei suoi superiori. Può essere proposto, senza timore, come modello di Fratello coadiutore. In città lo si chiamava: il Beato Gerardo.
Il caro Fratello morì a Lille, dove faceva il portinaio e sarto. Disse morendo: ”Offro a Dio la mia vita in sacrificio e dal cielo pregherò per la Congregazione, per le missioni, per le vocazioni e per la perseveranza di tutti”. – Qui ambulat simpliciter, ambulat confidenter. Prov. X-9.
Professione: 28 dicembre 1887.
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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE |