Memoriale 13 Settembre

13 settembre
EFFEMERIDI C.Ss.R = * 1770-1856. Esortazioni dei Superiori sul progredire nella santità.

* 1770-1856. Esortazioni dei Superiori sul progredire nella santità.

  • Nella circolare del 30 settembre 1770 Sant’Alfonso scriveva: «Che importa se siamo poco numerosi! Dio non ci chiede se siamo numerosi; chiede se siamo buoni e santi».
    In un’altra lettera del 27 giugno 1773: «Dio non ha bisogno di molti; gli bastano pochi soggetti ma buoni. Anche se pochi, faranno più bene di tanti imperfetti, orgogliosi e disubbidienti». 

 

  • Il Venerabile Padre Passerat più che lo scatenarsi delle persecuzioni temeva l’affievolirsi dello spirito interiore nei suoi religiosi sovraccarichi di impegni soffocanti. Con insistenza ricordava loro anche, opportunamente e inopportunamente, la necessità innanzitutto di santificare se stessi per santificare poi le anime!
    Nota il P. Pajalich «Certamente egli non cercava di comprimere in loro lo zelo, bensì il contrario; non voleva vederli danneggiati spiritualmente prodigandosi oltre misura. Paragonava l’operaio apostolico ad una mamma che deve prendere doppia razione di cibo, per lei stessa e per il bambino che porta in grembo; ad un focolare che deve essere alimentato da una gran quantità di grossi tronchi di legno senza pericolo di soffocarne la fiamma.
  • Diceva ancora Passerat: “Volete fare grandi cose per Dio, ancora più grandi di queste che fate? Siate uomini ancora più spirituali, più uniti a Dio. E confermava il suo dire con le parole di un eminente religioso, maestro dei novizi, di una celebre Congregazione: «I nostri Padri contribuiscono grandemente, è vero, alla gloria di Dio ed al bene delle anime; ma contribuirebbero ancora di più se fossero profondamente permeati dello spirito interiore».

P. GIROUVILLE. Vita del P. Passerat, p. 300

 

  • Dopo il Capitolo generale del 1855, ove era stato eletto Rettore Maggiore, il R.mo Padre Mauron, nella sua prima circolare del gennaio 1856, rivolgendosi ai membri della Congregazione, a sua volta diceva loro: «Certo, è cosa piacevole e dolce apprendere il felice successo delle missioni, l’incremento continuo dell’istituto, lo sviluppo dei noviziati, le fondazioni offerte dai Vescovi e dalle popolazioni. Tuttavia per apprezzare lo stato della Congregazione, non bisogna basarsi sui giudizi degli uomini, né sull’onore, né sul numero delle case e dei soggetti, bensì sull’incremento dello spirito religioso ed il progresso nella santità».
    Circolare di gennaio 1856.
L’attenzione alla vita interiore perché sorregga l’attività missionaria è stata sempre costante nelle grandi figure redentoriste. In questo collage S. Alfonso, San Clemente, il Venerabile Passerat e il Rev.mo P. Mauron.

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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE
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