11 marzo
EFFEMERIDI C.Ss.R = 1871. I Cardinali dichiarano all’unanimità che S. Alfonso merita il titolo di Dottore della Chiesa.
1871. I Cardinali dichiarano all’unanimità che S. Alfonso merita il titolo di Dottore della Chiesa.
Le petizioni indirizzate alla Santa Sede per sollecitare il titolo di Dottore della Chiesa in favore di S. Alfonso, rimontano allo stesso giorno della sua solenne Canonizzazione avvenuta il 26 maggio 1839, cioè appena 50 anni dopo la morte.
Le istanze gentilmente accolte furono riprese nel 1867. Ma i lavori preparatori e lo svolgimento del Concilio Vaticano assorbirono l’attività delle Congregazioni romane e bloccarono forzatamente il cammino del processo. Nel 1870, terminato il Concilio, i cardinali potettero riprendere l’esame di questa importante questione.
Fu dunque intrapreso un processo con il rigore delle forme; la causa fu sostenuta nell’esame contraddittorio dal Promotore della Fede, dal Difensore della causa e dai Teologi che la Sacra Congregazione dei Riti aveva assegnato a questo scopo. Per avere un’idea del dibattito e degli esami scaturiti da questo processo, è sufficiente osservare che il volume contenenti gli Atti del processo supera le 900 pagine in-folio.
I Cardinali della Sacra Congregazione nella seduta dell’11 marzo 1871 e del 23 dello stesso mese emisero all’unanimità giudizio favorevole. Sua santità Pio IX, organo supremo di verità, approvò e confermò con Decreto Urbi et Orbi questa importante dichiarazione, che interessa ad alto livello l’intera Chiesa.
Notiamo che S. Tommaso e S. Bonaventura sono stati dichiarati Dottori trecento anni dopo la loro morte e S. Alfonso solamente 84 anni dopo. Inoltre mentre per tanti altri Dottori della Chiesa trascorsero otto, dieci, tredici e anche quindici secoli prima di essere onorati di questo insigne titolo, S. Alfonso invece ne è stato proclamato nello stesso secolo della sua preziosa morte. (Opera Dogmatica di Dujardin, vol.VII, pp.477-478).
Inoltre notiamo che dopo la morte di S. Agostino (430)che, più che fondatore di un Ordine, fu un legislatore che ha lasciato regole monastiche in seguito adottate da diverse famiglie religiose, S. Alfonso è il solo Fondatore propriamente detto che è stato elevato alla eminente dignità di Dottore della Chiesa. (idem, p. 486).
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IN MEMORIAM
P. Paul Charret. Uvrier,1912.
Il P. Charret nacque a Chambéry il 4 maggio 1857 da genitori molto religiosi. Entrò nella Congregazione mentre era seminarista, e si rivelò novizio riflessivo, fervoroso, umile, caritatevole e di profonda delicatezza di coscienza.
Professo, divenne professore nello Studentato francese in Oosterhout e in Dongen (Olanda) a causa delle persecuzioni del 1881 e successivamente fu un ardente missionario: aveva un’anima di apostolo.
La sua modestia e umiltà erano pregevole non meno della forza del suo carattere. Ebbe l’idea di pubblicare una specie di romanzo mirato alla conversione dei protestanti intitolato: Eva la protestante, che ebbe poco successo. Preparò la vita di Caroline Clément, zia del P. Marc: Storia di un’anima vittima. Inoltre preparò alcuni fogli di devozione sulla Messa ed altri destinati alle sale di attesa e compartimenti delle ferrovie. Vi si leggeva parole come queste: «Viaggiatori, voi andate a…..; no, voi andate verso l’eternità. Sulla soglia dell’eternità incontrerete inevitabilmente Dio, vostro Creatore, vostro Maestro, vostro Giudice …. Avete preso la strada giusta?».
Il P. Charret fu uno dei più intrepidi missionari della provincia. Aveva 55 anni quando morì in Uvrier. – «Vidi praevaricationes, et tabescebam quia eloquia tua non custodierunt». Ps 118.
Professione: 24 settembre 1876
Ordinazione sacerdotale: 19 febbraio 1882
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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE |