1 aprile
EFFEMERIDI C.Ss.R = * 1758. L’apostolato di S. Alfonso continuato dai suoi figli.
* 1758. L’apostolato di S. Alfonso continuato dai suoi figli.
Fu nell’anno 1758 e verso l’età di sessant’anni che il nostro Padre S. Alfonso cominciò la pubblicazione di diversi compendi della sua Teologia morale e la serie delle sue opere spirituali.
Ciascuno di questi sette/otto volumi riassumeva e condensava la dottrina della Chiesa sulle materie trattate. S. Alfonso aveva impiegato più di dieci anni ad estrarre dai Santi Padri e da una moltitudine di opere ascetiche il materiale per queste opere. Durante questi dieci anni, la sua preghiera giaculatoria era questa: “Mio Dio, sapete che vi amo e che lavoro per voi”.
Papa Leone XIII scriveva al P. Dujardin, traduttore delle opere di S. Alfonso: «Il Santo Liguori ha saputo mettere molto abilmente le verità cattoliche alla portata di tutte le intelligenze, portare alla direzione morale tutte le anime ed eccitare mirabilmente la pietà in tutti i cuori. Attraverso i suoi numerosi e dotti lavori ascetici, come con carboni ardenti, ha mantenuto o rianimato la pietà languente, principalmente riguardo a Gesù Cristo e alla sua santa Madre per verso i quali, con grande vantaggio del popolo ha saputo infiammare di amore i cuori più freddi».
P. BERTHE. Vie de Saint Alphonse, I, pp. 598-685.
I libri di S. Alfonso furono tradotti in tutte le lingue, ivi compreso l’arabo, il cinese, l’armeno, eccetera…; sono diffusi a migliaia e in certi paesi raggiungono la 146ª e perfino la 170 ª edizione.
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I figli di S. Alfonso, imitando il loro Beato Padre, hanno pubblicato nel mondo intero a tutt’oggi un numero considerevole di opere, esplorando tutti i campi della scienza ecclesiastica ed anche delle scienze profane. Per la maggio parte, esse hanno la forma di opuscoli di pietà, carattere popolare conveniente all’attività letteraria di un Istituto destinato innanzitutto all’evangelizzazione dei poveri.
Sarebbe troppo lungo di citare qui l’elenco completo delle opere che sono state pubblicate dai nostri confratelli delle tre Province francesi; la Bibliografia Alfonsiana un giorno ce la metterà sotto gli occhi. Citiamo almeno le pubblicazioni che hanno avuto per autori i nostri Padri defunti fino ai nostri giorni.
- P. Martin Schmitt: Epitome theologiae moralis, 2 edizioni.
- P. Clément Marc: Institutiones morales Alphonsianae; opera continuata dai. PP. Jean Kannengiesser e Francesco-Xavier Gestermann; 18 edizioni.
- P. Achille Desurmont: La Charité Pastorale. Numerosi opuscoli diversi. Opere complete.
- P. Léonard Gaudé: Opera moralia Sti Alphonsi Mariae di Ligorio.
- P. Auguste Tournois: Méditations sur la Passion: Le Divin Sauveur. Le Prêtre en retraite, le Chrétien en retraite, la Religieuse en retraite.
- P. Jean Hermann: Institutiones theologiae Dogmaticae. 5 edizioni. Tractatus di Gratia.
- P. Étienne Monniot: Diffuse popolarmente la dottrina ascetica di S. Alfonso nella Rivista «La Sainte Famille».
- P. Arturo Mouton: Le Rédemptoriste imitant Jésus-Christ par la vertu du mois, 1^ édition.- L’oraison pour tous : 40^ mille.
- P. Eugenio Pladys: Traduzione della maggior parte delle Opere Ascetiche di S. Alfonso.
- P. Joseph Goettelmann: Sur le Rosaire, 1 volume.
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La maggior parte delle Province pubblicano una o più Riviste ascetiche. Molti Padri collaborano alla redazione delle riviste scientifiche delle quali alcune si pubblicano sotto la loro direzione. Nelle Antille ed nel Suriname diversi giornali sono pubblicati anche dalla C. SS. R.
Riviste.
La Provincia di Parigi pubblica la rivista mensile, ascetica «La Sainte Famille».sotto il patrocinio della Madonna del Perpetuo Soccorso e di S. Alfonso de Liguori. Essa esisteva già prima del 1873 a Valenza, col titolo di “La Famiglia cristiana”, ed era pubblicata dal canonico Nadal, fondatore del santuario di S. Giuseppe che più tardi diventò la cappella dei nostri Padri. Quando essi presero possesso della cappella e della casa attigua nel 1873, si incaricarono anche di continuare la pubblicazione di “La Famiglia cristiana”. Nel gennaio 1875 la Rivista apparve sotto il titolo «La Sainte Famille».
«La Sainte Famille» ha ricevuto, in diverse riprese, approvazioni molto benevoli da parte delle autorità ecclesiastiche e religiose: Sua Santità Leone XIII riconosceva in questa pubblicazione «un eccellente mezzo per rianimare i sentimenti della pietà cristiana nelle anime in questa epoca dove tanti uomini, dimentichi della loro fede, si abbandonano ciecamente ai piaceri dei sensi ed alle attrattive del mondo».
Il Cardinale Pie, il Cardinale Van Rossum, Prefetto della Propaganda, ed il Rmo Padre Patrice Murray hanno onorato la «La Sainte Famille» delle loro congratulazioni e dei loro incoraggiamenti. Questa pubblicazione raggiungeva nel 1929 settemila abbonati.
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La Provincia di Parigi pubblica, inoltre, la Rivista mensile del “Coeur Eucharistique de Jésus“. Essa nacque nel gennaio 1903. Il suo primo nome fu: Rivista de l’Adoration Réparatrice, opera affidata nel 1898 ai Padri Redentoristi, insieme alla cura della chiesa pontificia di S. Gioacchino a Roma.
Tre mesi dopo, accanto al primo titolo, si leggeva “Arciconfraternita del Cuore Eucaristico di Gesù. Si era all’indomani dell’erezione di questa ultima attraverso un Breve di Léon XIII del 16 febbraio 1903, il quale le assegnava la sede nella sua chiesa pontificia insieme all’Adorazione Riparatrice.
Ormai, queste due grandi opere eucaristiche, unite dal Sovrano Pontefice, avevano il loro organo ufficiale nella Rivista fino al momento in cui, essendo cresciuti e avendo raggiunto il loro pieno sviluppo, si separarono senza dividersi, ciascuna con la sua pubblicazione particolare. – La Rivista del Cuore Eucaristico raggiungeva nell’anno 1929 più di quattromila abbonati.
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La Provincia di Lione pubblica anche una Rivista mensile: L’Apôtre du Foyer, sotto il patrocinio della madonna del Perpetuo Soccorso e di S. Alfonso de Liguori. Il primo numero apparve nel gennaio 1901, subito dopo la separazione della Provincia Gallo-elvetico. Ha ricevuto l’alta approvazione e la benedizione del Rev.mo Padre Raus e gli incoraggiamenti del P. Berthe, Consultore generale.
Affinché questa nuova Rivista, organo ascetico ed apostolico della Provincia di Lione, non finisse con l’essere il doppione di «La Sainte Famille», organo della Provincia di Parigi, l’eminente Consultore consigliò ai fondatori di dare al nuovo Periodico un taglio particolare, meno ascetico, restando sempre apostolico, religioso e più vario, più disteso, per raggiungere un più grande numero possibile di lettori.
L’Apôtre ha seguito questo programma e, parallelamente con la sorella maggiore «La Sainte Famille», ha portato in migliaia di focolari cristiani, come prolungamento delle missioni e dei ritiri, gli insegnamenti salutari, gli incoraggiamenti, i consigli, le consolazioni della fede e della speranza cristiana.
L’Apôtre du Foye durante la guerra del 1914 ha dovuto sospendere la sua pubblicazione ripresa poi nel 1920 e continua valorosamente con lo stesso successo, raggiungendo nel 1929 più di ottomila abbonati.
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IN MENORIAM
P. Alphonse Coquerille. Antony, 1901.
Nato il 4 marzo 1864 a Chavannes-les-Grands, diocesi di Strasburgo, il giovane Coquerille ebbe la felicità di ricevere durante una missione il sacramento del battesimo delle mani del P. Lorrain, che pose per condizione che lo si chiamasse Alfonso-Marie; diceva ai genitori: “Chi sa se questo bambino non diventerà Redentorista!”
Coquerille venne ad Uvrier come educando e diede segni visibili di alunno serio. Ordinato sacerdote, diventò professore per otto anni all’educandato e fu il tipo di religioso dedito corpo ed anima alla Congregazione.
Si apprezzava molto il suo zelo ed il suo giudizio, si ammirava soprattutto la sua abbontante attività per le opere della cappella di Ménilmontant, a Parigi, dove i suoi superiori l’avevano mandato: opera dei poveri, dei bambini del catechismo.
In breve tempo si formò un giro numeroso di penitenti che gli manifestarono, fino alla fine, un attaccamento ed un riconoscenza straordinari.
Queste opere lo esaurirono in poco tempo. Amava a ripetere: “Offro le mie sofferenze per il felice successo delle missioni che i nostri Padri predicano in questo momento”.
Il tempo della sua ricompensa era vicino. Morì ad Antony (Senna), offrendo ai suoi confratelli l’esempio di pazienza e di abbandono ammirevole alla volontà di Dio. – Non perdet mercedem suam.” Matth. 10-42.
Professione: 8 settembre 1886.
Ordinazione sacerdotale: 20 novembre 1890.
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Pensiero e testimonianza sulla virtù del mese nelle SPIGOLATURE |