Il Cardinale redentorista
José Klement Maurer
(1900-1990)
morto il 27 giugno 1990,
nella festa della Madonna del Perpetuo Soccorso
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Una interessante testimonianza
del p. Michael Kratz redentorista
a pochi giorni dalla scomparsa
del grande Redentorista
in
C.Ss.R. Communicationes
Sant’Alfonso Roma Italia nr. 76 luglio 1990
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Parecchie volte ho ascoltato delle omelie del Cardinale Maurer. Quando voleva sottolineare le sue parole e parlare con autorità, diceva sempre: Ve lo dico come missionario redentorista, come vescovo e come Cardinale della Santa Chiesa. Era consapevole di essere vescovo e Cardinale, ma era orgoglioso di essere missionario redentorista.
In Germania
Joseph Maurer era nato a Püitlingen nella diocesi di Trier, in Germania, il 13 marzo 1900, e fu battezzato il 19 marzo. Per tutta la sua vita rimase attaccato alla sua città ancestrale: della quale, già da anni, fu nominato cittadino onorario, e che già parecchi anni fa intitolò una strada al suo nome.
Inoltre, al convento delle Suore Redentoriste nella detta città lo collegava un duplice rap porto: quello di cittadino e quello di Redentorista. Così, nel 1958 consacrò la prima parte del convento allora inaugurato, e nel 1960 la seconda parte e la chiesa.
Nato come ultimo figlio dei genitori Angela e Pietro Maurer, suo padre era minatore. A Püitlingen, nella città natale frequentò la scuola elementare. Spesso raccontava che, finita questa, suo padre gli diceva: o vai studiare e ti farai prete o dovrai andare a lavorare in miniera. Ecco che si decise di studiare teologia.
Voleva entrare dai Padri verbiti che però non lo accettarono. Poi provò dai Redentoristi della provincia di Colonia: stesso fallimento. Finalmente i Redentoristi della Provincia di Strasburgo lo accettarono. Così la sua carriera lo condusse ad entrare nel seminario minore di questa provincia a Bertigny (Svizzera).
Dopo aver finito gli studi nel seminario minore, l’ 8 settembre 1920 cominciò il noviziato a Landser in Alsazia e fece la prima professione il 9 settembre 1921.
Frequentò gli studi di filosofia e di teologia nel seminario maggiore dei redentoristi di Echternach (Lussemburgo), dove venne ordinato sacerdote il 19 settembre 1925 da Mons. Nommesch, vescovo di Lussemburgo.
La Bolivia diventa sua patria
Poco tempo dopo l’ordinazione, nel 1926, partì per la Bolivia, vice-provincia americana alsaziana, e venne mandato alla casa di Tupiza, la prima fondazione redentorista in Bolivia. Dal 1932 in poi fu superiore della case di La Paz, Potosf e Oruro per complessivi per 11 anni.
In questi luoghi, tra le aride valli andine, si era dedicato con zelo instancabile all’evangelizzazione degli indios Aymaros e Quichuas, alla loro promozione umana ed alla difesa dei loro diritti. Il suo amore per quella povera gente, la sua volontà di condividere ogni loro vicenda lo avevano portato alla decisione di prendere la cittadinanza boliviana. Adesso la Bolivia era sua patria.
Nel 1944 venne nominato superiore viceprovinciale della vice-provincia di La Paz (per 4 anni); e dal Governo Generale fu incaricato della visita straordinaria dei redentoristi in Cile, Perù, Ecuador e Colombia.
Eletto il 1 marzo 1950 alla Chiesa titolare di Cea, e nel contempo deputato Ausiliare dell’Arcivescovo di La Paz, ricevette l’ordinazione episcopale qui nella nostra chiesa di S. Alfonso il 16 aprile successivo; il 27 ottobre 1951 venne promosso alla sede primaziale di Sucre.
Già come missionario e sopratutto come vescovo José Clemente Maurer è stato anche costruttore materiale del Regno di Dio. Fin dall’inizio comprese che data la situazione era necessario materializzare la sua azione apostolica. Quasi in tutti i luoghi dove ha svolto la sua azione apostolica ha lasciato in questo senso un segno del suo passaggio: a La Paz, a Tupiza e sopratutto a Sucre.
I grandi aiuti che ricevette dai generosi cattolici tedeschi, specialmente della diocesi di Trier, li usò per i vari settori di necessità: chiese e luoghi di culto, scuole rurali, centri di catechesi, scuole complete per bambini e giovani nei vari dipartimenti della diocesi.
Nel settore della sanità appoggiò economicamente la costruzione del grande e moderno ospedale di Camargo. Costruì altri centri di salute, affidandoli alla guida di religiose e laici impegnati.
Questa sintetica rassegna si arricchisce anche con una pietra preziosa: sintesi della sua prodigiosa attività di costruttore. Un complesso di 270 case fatte costruire da Lui nel popoloso quartiere de la Recoleta: e in queste case moltissime famiglie povere hanno realizzato il sogno della loro vita: un tetto per loro e per i loro figli.
Era stato creato Cardinale da Papa Paolo VI e reso pubblico nel Concistoro del 26 giugno 1967. Era Cardinale del titolo del SS.mo Redentore e S. Alfonso in Via Merulana, cioè della nostra chiesa.
È stato il primo Cardinale della Bolivia, nella quale ebbe un grande influsso anche sui politici. Poche settimane fa il Presidente della Repubblica boliviana è stato qui a visitare la chiesa titolare del come diceva “nostro Cardinale”.
Il Cardinale Maurer aveva rinunciato al governo della sua diocesi il 30 novembre del 1983, all’età di 83 anni.
È morto a Sucre il 27 giugno del 1990, festa della Madre del Perpetuo Soccorso, all’età di 90 anni; aveva 70 anni di professione religiosa, 65 anni di sacerdozio e 40 anni di vescovo.
I funerali del compianto Cardinale si sono svolti il 30 giugno, nella Cattedrale metropolitana di Sucre.
A Roma, lo stesso giorno, il Consiglio Generale e la Comunità di Sant’Alfonso hanno venerato la memoria del nostro confratello defunto. Mercoledì, 4 luglio, nella chiesa di Sant’Alfonso si è concelebrata in suffragio del Card. Maurer, una Santa Messa, presieduta dall’arcivescovo Vincenzo Fagiolo, Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Alla Messa hanno preso parte altri quattro Vescovi, i nostri padri e membri di altri Ordini religiosi. Erano presenti anche l’Ambasciatore di Bolivia , con i suoi familiari, un rappresentante dell’Ambasciata Tedesca presso la Santa Sede e alcuni boliviani residenti a Roma.
Il Cardinale José Clemente Maurer ha dato il meglio della sua lunga vita e delle sue virtù umane e spirituali a favore dei poveri della Bolivia. Così è rimasto sempre missionario redentorista, fedele alla nostra vocazione comune: di seguitare l’esempio del nostro Salvatore Gesù Cristo in evangelizzare i poveri.
Che il Divino Redentore per l’intercessione della Madre de Perpetuo Soccorso gli dia la gioia eterna della risurrezione.
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