24 marzo
Bisogna nutrire nel cuore questo santo Amore; ed i mezzi per nutrirli sono: per primo l’orazione mentale… l’orazione è la fornace ove si accende e si conserva il fuoco dell’amore divino. Per secondo la lezione spirituale, che è la compagna fedele della orazione: nell’orazione noi parliamo a Dio, nella lezione Dio parla a noi. Per terzo la comunione frequente: questo e il mezzo più efficace di tutti. (S. Alfonso in Opuscoli relativi alle Monache: opusc. IV, Napoli 1871).
- In un giorno di venerdì santo; non avendo il P. Emmanuele Ribera fatta la Comunione per ragion del rito del giorno, prese argomento per dire ai Novizi come i Santi pativano nell’essere talvolta privi della Comunione, e mandava egli stesso profondi sospiri e parlava con esclamazioni: «Come è possibile stare senza la Comunione! Ah! che non si sa cosa significa fare una Comunione!». E sforzandosi di comunicare questi suoi sentimenti fu preso da un rosso improvviso, e dalla predella dell’altare dove predicava, dando un salto, si trovò fuori la cappella gridando: «Gesù mio, Gesù mio!…».
Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.
“O pane del cielo”, la meravigliosa canzoncina di S. Alfonso che ha alimentato il desiderio vivo dell’Eucaristia in generazioni di fedeli.
Ascolta la delicata melodia dalla chitarra di Antonio Saturno.
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