22 marzo
L’imitazione di Gesù Cristo, ecco la divozione delle divozioni, e, per così dire, la sola. Dite spesso: “Che cosa direbbe Gesù? come agirebbe Gesù? che penserebbe Gesù in questa circostanza?” È qui il Rendentorista, la Redentorista. Allora sarà vera per noi questa parola: non sono più io che vivo, ma è Gesù Cristo che vive in me. (Ven. P. J.A. Passerat, 1772-1858, in P. Gautron, L’ame du P. Passerat, parte III, cap. III pag. 171).
- Durante la fondazione del Collegio di Nocera dei Pagani il Contaldi, che aveva donato a S. Alfonso il terreno per costruire, desiderando riavere la propria donazione, riuscì con le sue calunnie a mettere in cattiva luce i Padri presso il popolo , perseguitandoli in ogni maniera. Un giorno mentre un fratello laico lavorava in giardino, un fanatico si avvicinò alla siepe per scaricargli addosso un ammasso di ingiurie, e siccome il Fratello pareva non intendesse, l’insultatore saltò la siepe e gli appiccicò uno schiaffo sonoro. Il fratello allora, senza dire una parola, si mise in ginocchio e gli presentò l’altra guancia, disarmando così il miserabile e coprendolo di confusione.
Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.
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