14 marzo
L’amore di Dio non consiste principalmente nelle espressioni affettive, e negli atti di amore sensibile e tenero, ma piuttosto in una stima che si deve fare del Creatore, dei suoi ordini e voleri sopra ogni cosa, apprezzando più la volontà di Dio che ogni cosa creata e la vita propria. (Beato Gemmaro Sarnelli, 1702-1744, in Il Cristiano illuminato e diretto, regol. II, paragr. III, 3, Napoli Andrea Festa 1858).
- Priva di ogni fondamento affettivo fu la virtù del P. Paolo Cafaro, che soffrì continuamente di tali aridità di spirito da fare esclamare il Santo Fondatore: «Se io potessi dire le torture che egli ha patito, farei piangere di compassione anche le pietre». Ciò nonostante la sua virtù e la sua uniformità al divino volere non vacillò giammai. Diceva uno dei suoi compagni: «Se io dovessi ritrarre il P. Cafaro, lo rappresenterei in piedi su una colonna di marmo con questa iscrizione: sempre lo stesso».
Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.
“Grazie, Signore!” – Un canto sulla vocazione del sacerdote redentorista.
Ascoltalo dalla voce di Guido M. Valletta.
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