Martínez Velasco Abel redentorista

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P. Abel Martínez Velasco, C.Ss.R. 1923-2015 – Spagna

P. Abel Martínez Velasco, C.Ss.R. 1923-2015.

Il redentorista P. Abel Martínez Velasco, C.Ss.R. 1923-2015 – Spagna, Provincia di Madrid. Fu zelante missionario predicando oltre 500 missioni. Morì a 92 anni.
Il redentorista P. Abel Martínez Velasco,  1923-2015, Spagna, Provincia di Madrid, ancora giovane. Fu zelante missionario e predicò oltre 500 missioni. Morì a 92 anni.

Dati Ufficiali

  • Cognome = Martínez Velasco
  • Nome = Abel
  • Nazionalità = Spagna – (Provincia di Madrid)
  • Nato = 03-Apr-1923
  • Morto = 21-Ago-2015
  • Professione = 21-Nov-1940
  • Sacerdote = 03-Feb-1946

Il redentorista P. Abel Martínez Velasco nacque nel 1923 nel villaggio Berciano San Adrian de Valdueza, nei pressi di Ponferrada. Fu ordinato sacerdote nel 1946; quasi 75 anni di vita religiosa. E nel suo tour dettato dall’obbedienza è stato in alcune comunità (Espino, Pamplona, Granada … Per poco tempo (alcuni mesi) fu in America Latina con l’equipe missionaria EMA.

Ma dove ha soprattutto sviluppato la sua dedizione e attività missionaria fu in Galizia, facendo la spola tra Vigo e La Coruña. Sempre, e nonostante i suoi limiti per la salute, si impegnò corpo e anima nel ministero dell’annuncio del Regno di Dio, nelle missioni popolari.
Più di 500 missioni nel suo carnet di missionario sono la prova più evidente del suo zelo e della sua dedizione. Era altamente emozionante ascoltare la storia delle sue missioni quando era in pensione e malato in Astorga; e godeva fino a piangere nell’enumerare i nomi dei villaggi missionati.

Sul un piano aneddotico si scopre meglio il suo profilo umano, per esempio facendo riferimento a due aspetti curiosi. Curiosi, secondo i suoi compagni,  ma che non hanno impedito la sua la dedizione alla missione.
Insieme ai suoi sermoni ben strutturati e chiari, insieme alla Biblia, non mancava di parlare dell’ingegnoso Hidalgo de tutte le Manchas, Don Chisciotte, e Sancho Panza: questo gli serviva per rafforzare i suoi sermoni. Si dice che lo avesse letto più di venti volte e piccole statue lignee di Don Chisciotte e Sancio Panza ornavano la sua stanza.
E ancora più interessante il modo come riempiva i tempi, le pause e le vacanze che gli permettevano il suo zelo e la dedizione alle missioni: la canna da pesca e il fucile. Amava andare nei campi, ed entrare a piedi nudi nei fiumi tortuosi per gettare la lenza. E il fucile: ogni uccello che volava, o coniglio che veniva fuori della tana sembrava che conoscessero il suo passo “inoffensivo”.

La cosa importante da ricordare: P. Abel fu sempre fedele, in grado di rispondere con gioia alla chiamata di Dio e non si è rifiutato mai all’annuncio del Regno, come missionario sollecito e impegnato.

(Profilo tratto dal Bollettino spagnolo NER, n. 617-settembre-2015, p.6)

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