Martínez López Evaristo redentorista

P. Evaristo Martínez López, C.Ss.R. 1923-2017 – Spagna.

P. Evaristo Martínez López, C.Ss.R. 1923-2017.

Il redentorista P. Evaristo Martínez López, C.Ss.R. 1923-2017 – Spagna, Provincia di Madrid. Missionario per 53 anni nell’America Centrale. Il suo zelo apostolico era grande, sostenuto dalla facilità di parola e da una buona voce. Si preparava molto bene le omelie e le prediche. Era molto umile, fino a sottovalutarsi. È morto in Spagna a 93 anni.

Dati ufficiali

  • Cognome = Martínez López
  • Nome = Evaristo
  • Nazionalità = Spagna – (Provincia di Madrid)
  • Nato = 15-Ott-1923
  • Morto = 07-Mar-2017
  • Professione = 24-Ago-1944
  • Sacerdote = 02-Feb-1950

P. Evaristo Martínez è nato a Posadilla de la Vega (León) nel 1923, ha professato nel 1944 ed è stato ordinato sacerdote il 2 febbraio 1950. In tutto 93 anni, di cui 72 di professione e 67 di sacerdozio.
P. Evaristo ricordava con umorismo che quando era piccolo, nella sua casa paterna, nella camera da letto dei suoi genitori vi era un grande quadro della Madonna del Perpetuo Soccorso; ed egli, vedendo che gli occhi della Madonna lo seguivano ovunque, un giorno le si pose di fronte e disse: “Guardona! Perché i tuoi occhi mi seguono in ogni angolo della stanza?”.

Dopo l’ordinazione sacerdotale, avvenuta il 2 febbraio 1950, si dedicò alla predicazione delle missioni. Poi, nei primi mesi del 1956 partì per America Centrale, dove rimase e lavorò fino al suo ritorno in Spagna, avvenuto il 1° settembre 2009.
Nel corso di questi 53 anni in America Centrale, P. Evaristo fu di stanza in ogni Casa della Vice Provincia. Las Tablas (Panama) fu la comunità dove stette più tempo, 23 anni, la maggior parte come superiore e parroco. Qui ha vissuto, avendo come compagni quasi sempre un anziano padre e uno più giovane, ma malato. La parrocchia era molto grande e inoltre bisognava occuparsi altri nove villaggi della città  di Las Tablas. Solo un dato del suo lavoro e impegno: la domenica celebrava sette messe e i confratelli due ciascuno.
È stato anche superiore e parroco nelle case di Panama (capitale), Guatemala (capitale) e San Salvador.

In tutti i suoi anni in America sempre ha goduto di buona salute; mai ricoverato in ospedale o allettato, ma in ultimo successe avrebbe potuto esse la sua fine. Mentre era in Mazatenango, una volta salì sul tetto per fissare un cavo di luce; distrattamente toccò il cavo di alta tensione che lo ha lasciato privo di sensi per diverse ore. Quando rinvenne, recuperò presto e continuò a lavorare senza ulteriori problemi.

P. Evaristo aveva un modo di essere attivo e pratico ed era soprattutto un lavoratore instancabile. Il suo zelo apostolico era grande, sostenuto dalla facilità di parola e da una buona voce. Si preparava molto bene le omelie e le prediche.
Era esigente con  se stesso e comprensivo con i confratelli.
Molto moderato e onesto nel l’uso del denaro, umile fino a sottovalutarsi. Un confratello direbbe: “Non ha mai fatto niente di speciale”.

Il ritorno in Spagna per lui fu un brutto colpo. Non ha mai assimilato pienamente il trasferimento. È stato assegnato prima alla comunità di La Coruña, dove assisteva alle celebrazioni della Messe e delle confessioni. Due anni più tardi, a El Espino, ha cominciato ad avere evidenti problemi di memoria, e così l’anno successivo è stato destinato alla comunità di Astorga, (casa per gli anziani). In questa comunità volle fare dei lavori fisici come pulire e spazzare cortili, fino a quando non ha subito una grave polmonite. Continuò il decadimento fisico e, in particolare il morbo di Alzheimer negli ultimi due anni.

Leggi articolo pdf  in spagnolo

___________

Vai alla pagina delle Biografie di Redentoristi