P. Enrico Marciano (1914-2007) – Italia.
Il giorno 10 luglio 2007, alle prime luci dell’alba, si concludeva l’esistenza terrena del nostro confratello P. Enrico Marciano, da più anni residente nella nostra casa di riposo di Pagani. L’11 luglio sono stati celebrati i funerali nella Basilica Pontificia di Sant’Alfonso, con la partecipazione numerosa dei confratelli, dei parenti e di quanti lo conoscevano.
P. Enrico nacque a Durazzano (BN) il 18 aprile 1914; entrato prestissimo nella nostra Congregazione espletò l’anno di noviziato a Ciorani 1931-1932, emise la Professione temporanea il 29 settembre 1932. Iniziava così per lui il lungo cammino di preparazione al Sacerdozio con lo studio della teologia a S. Angelo a Cupolo 1932-1938. Fu ordinato Sacerdote nel Duomo di Benevento il 18 ottobre 1938.
Rileggendo le notizie biografiche redatte dallo stesso P. Marciano, mi vengono in mente le parole del salmo 55,9: « … i passi del mio vagare tu li hai contati … ». Infatti un lungo ministero ha visto impegnato il P. Marciano in vari ambiti e regioni della nostra Provincia: lettore a Lettere 1939-1942, il secondo noviziato 1942-1943.
Dal 1943 con l’assegno alla comunità di Tropea ha inizio il ministero che più ha contraddistinto P. Enrico: missionario, predicatore, confessore. Nei suoi appunti ricorda di aver partecipato a 116 missioni popolari svolte in tutto il Mezzogiorno d’Italia. Non poche volte a questi impegni apostolici si aggiungeva l’incarico di superiore di varie comunità svolto sempre con delicatezza e sensibilità. Tropea, Francavilla Fontana, Pompei, Morcone, Avellino, Pagani, S. Andrea Jonio, Marianella, Materdomini, Foggia, Scala, Teano sono state le comunità nella quali il caro confratello ha messo al servizio della nostra missione le sue qualità umane e spirituali.
Il 13 dicembre 1988 P. Enrico fu colpito da ictus e ricoverato all’ospedale di Sarno (Sa), dimesso dall’ospedale venne assegnato a Pagani. Iniziò così il lungo periodo di malattia e di sofferenza fisica reso tuttavia fecondo dalla celebrazione assidua del ministero della Riconciliazione e Penitenza di quanti si recavano per visitarlo.
Inoltre significativa è stata anche la sua collaborazione al periodico «S. Alfonso».
Ora per P. Enrico la ricompensa di tante fatiche, per noi l’impegno a proseguire con fedeltà e creatività la nostra comune vocazione di donare a tutti la gioia dell’Abbondante Redenzione. Il SS.mo Redentore, ora anche per la preghiera ininterrotta del P. Enrico, doni alla sua Chiesa vocazioni per il bene dell’umanità.
P. Antonio De Luca
Superiore Provinciale
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Dalla Lettera Circolare
del 23 luglio 2007
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