P. Isaia Marano (1797-1874) – Italia.
P. Isaia Marano (1797-1874)
Nacque in Montella, provincia di Avellino, diocesi di Nusco, il 5 gennaio 1797.
Entrato in Congregazione, professò il 7 febbraio 1819, ed ascese al Sacerdozio il 19 settembre 1823. Soleva celebrare la Santa Messa con molto fervore e con grandi scrupoli, tanto che tremava in tutta la persona nell’accostarsi alla consacrazione.
Quando le madri domandavano ai loro figli: “Chi aveva detta la Messa?”, per assicurarsi se veramente erano stati in Chiesa, questi, non sapendo il nome del Padre, rispondevano: «Mi son sentito la Messa di chi sciarra sempre.»
P. Marano quasi sempre celebrava all’altare di S. Anna, perché diceva di aver sempre ricevuto qualche grazia.
Non potendo dire il Divino Uffizio a causa degli scrupoli ed anche perché malato, recitava, ogni dì le Litanie Maggiori, in compagnia di qualche fratello.
Era molto devoto del SS.mo Sacramento, per cui si tratteneva in Coro dall’orazione vespertina sino a Cena.
Morì il 27 dicembre del 1874 a Materdomini. (Giuseppe Malanga +1911).
Pel gran bene che fece al Convento di Gubbio, si meritò un autografo pieno di elogi dall’Arcivescovo di Perugia, Gioacchino Pecci, poi Leone XIII. Si conserva dalla sua famiglia in Montella.
P. Tallaridi lasciò scritto: «P. Marano si distinse per l’esattezza nella regolare osservanza, delicatezza di coscienza anche nelle minime cose.
Fu Rettore di Arpino nel 1857 e di Materdomini nel 1860, di S. Angelo a Cupolo nel 1848.
Quando morì fu compianto da tutti, ed il Superiore P. Lo Prete gli fece solenni funerali.
L’Arciprete di Caposele scrisse nel libro dei Morti: «Rev. P. D. Isaias Marano egregius, et pietate insignis, Ecclesiae Sacramentis saepe numero refectus, piissime obdormivit in Domino in alma Domo Sanctae Mariae Matris-Domini sub die 27 Decembris 1874, aetatis suae 77».
Mi diceva fratello Francesco Alvino che “zio Isaia Marano – come soleva chiamarsi da tutti, essendo vecchio – era molto umile; si riceveva le correzioni anche dagl’inferiori con grande umiltà ed in silenzio. P. Domenico Cianciulli mi diceva che quando predicava ai Seminaristi, P. Marano soleva dire ad alta voce: Andatevi a fare gendarmi, toglietevi il collare, perché un giorno vi sarà cambiato di fuoco.
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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.2 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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