Maranatha

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85. Maranatha.
Mi rallegro in te, Signore, perché tu mi sei vicino.

Fa bene ricordarsi che
i nostri nomi sono nel libro della vita.
Mi rallegro in te, Signore, sempre;
ripeto: Rallegrati! A me stesso,
perché tu, mio Dio, sei vicino.

Non ci angustiamo di nulla
ma in ogni cosa
con preghiera e supplica
assieme al ringraziamento
siano portate a conoscenza di tuo Padre
le nostre richieste.
E la pace di Dio
che sorpassa ogni immaginazione
custodisca in te, Cristo Gesù,
i nostri pensieri e sentimenti.
Per il resto, tutto quanto è vero
degno di onore, giusto,
puro, amabile, onorato,
se è una virtù, se è una lode:
siano queste cose
il contenuto dei nostri pensieri;
e il Dio della pace, Padre tuo;
sarà con noi.

Mi rallegrerò d’allegria grande
in te, Signore mio,
senza lamentarmi dell’indigenza,
imparando a essere autosufficiente
ovunque sto
perché lì, con me, ci sei tu.
E io saprò essere umiliato
dalla necessità
e saprò vivere nell’abbondanza;
a tutto sono iniziato:
a essere sazio e ad aver fame.

In te posso fare tutto
perché mi dai la forza.
Credo fermamente che il Padre
colmerà ogni mia necessità
secondo le sue ricchezze,
in te, Cristo Gesù.
Al nostro Dio e Padre
la gloria sia per sempre. Amen.

(Lettera ai Filippesi, cap. 4,3-20)

Dove affondano le mie radici? Verso le solenni autoreferenze del puritano e del giansenista che mi sta sempre dentro? O verso la gioiosa spontaneità dei primi cristiani capaci di gioire per quanto è vero, degno di onore, giusto, puro, amabile, onorato e cantare: Maranatha» – «Signore, vieni»?

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Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
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