P. Nicola Mansione (1741-1823). – Italia.
P. Nicola Mansione (1741-1823).
Nacque nel 1741 a Polla in provincia di Salerno.
Nel 1757 si presentò al noviziato. «Benché giovanissimo ancora – egli narrava – io servivo ogni giorno parecchie Messe, e digiunavo tre volte la settimana come costumava in mia casa.
A sedici anni, si sentì chiamato alla vita religiosa, ma suo padre, sua madre e le sue tre sorelle pretendevano assolutamente di non separarsi da lui.
Un bel giorno, profittando dell’ assenza del padre per recare ad atto il suo disegno, dichiarò nettamente ch’ egli andava a Pagani per sollecitare la sua ammissione nell’ istituto. Apriti cielo!
La madre lo afferrò per un braccio, le sorelle gli s’ attaccarono agli abiti con tanta violenza, che il giovane, inasprito e come fuori di sé, prese un coltello di sulla tavola e lo brandì in aria, come se avesse voluto colpire.
Svincolatosi così dalle loro mani, fuggì; ma le sorelle lo seguirono per lungo tratto di strada singhiozzando e chiamandolo. Saltò sopra una vettura, ma il cocchiere, testimone di questa scena, lo supplicò a sua volta di tornarsene indietro per compassione della madre e delle sorelle. «Chi ama suo padre o sua madre più di me, non è degno di me», – pensava il Mansione, e queste parole del divino Maestro sostennero il suo coraggio.
A Pagani, però, una nuova prova lo attendeva. S. Alfonso era a Napoli, e i consultori, dopo aver esaminato il giovane, gli dichiararono che, essendo figlio unico, poco avanti negli studi, e in guerra con tutta la famiglia, non osavano di accettarlo.
Pur nonostante lo consigliarono d’ aspettare il ritorno del Rettore Maggiore. S. Alfonso infatti tornò pochi giorni dopo, esaminò a sua volta il postulante, e gli disse: «Ti accetto: la Madonna ti vuole nella Congregazione».
Nicola Mansione entrò in noviziato il 29 giugno 1757, e morì a Pagani il 13 3icembre 1823, dopo aver vissuto 82 anni e passatone 66 nell’ Istituto.
La SS. Vergine aveva illuminato il santo fondatore su questo giovane, che doveva poi essere uno dei suoi successori nel governo generale della Congregazione.
Difatti, il Mansione successe al Rettor Maggiore Blasucci il 26 settembre 1817, ed ebbe il vanto di arricchire di quattro nuove case la circoscrizione napoletana dell’ Istituto.
La prima fu fondata a Caserta nel 1818, e le altre durante il 1820 nelle città di Aquila, di Corigliano, e di Francavilla Fontana.
Fu religioso esemplare; lavorò molto per la Congregazione a Napoli e in Sicilia.
Fu rettore di Pagani nel 1787, ed ebbe la consolazione di amministrare il Viatico al S. Fondatore. Dopo che gli ebbe dato l’ estrema unzione, il rettore Mansione si affliggeva che non poteva dargli il Viatico, ed aspettava nella cella con viva ansietà un momento di lucido intervallo per amministrarglielo.
Era rettore e maestro dei novizi a Ciorani, allorché fu elevato all’ altissima carica di Rettore Maggiore e Superiore Generale della Congregazione.
Quando morì S. Clemente, il Rettore Maggiore Mansione scrisse il 30 maggio 1820 la seguente lettera al Venerabile P. Giuseppe Passerat:
«La vostra lettera colla quale mi annunziaste la morte R. P. Clemente M. Hofbauer, così infaticabile predicatore ed operaio nella vigna del Signore, mi ha ripieno il cuore di amarezza. Notizia più triste non avrei potuto ricevere giammai».
Giusto i desideri di S. Clemente, il Rettore Maggiore Mansione nominò P. Passerat Vicario Generale per le case estere.
Il Rettore Maggiore Mansione, dopo ricevuti i santi sacramenti, soffocato da fiero catarro, volò al cielo.
(Berthe. 627, 1190).
__________________________
Profilo tratto da
Biografie manoscritte del P. S. Schiavone
– vol.1 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
__________