Manhart Willibaldo Thomas redentorista

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Frat. Willibaldo Thomas Manhart, C.Ss.R. 1907-1992 – Germania/Brasile.

Frat. Willibaldo Thomas Manhart, C.Ss.R. 1907-1992.

Il redentorista Fratello Willibaldo Thomas Manhart, 1907-1992, Germania, Provincia di Monaco, poi in Brasile. Ultimo dei redentorista bavaresi ad andare in Brasile. Un santo fratello, amante della vita religiosa e con la gioia di vivere in comunità. Morì a 85 anni.

Dati Ufficiali

  • Cognome = Manhart
  • Nome = Willibaldo Thomas
  • Nazionalità = Germania – (Provincia di Monaco)
  • Nato = 01-Gen-1907
  • Morto = 25-Ago-1992
  • Professione = 16-Mag-1925

Fratello Wilibaldo fu l’ultimo confratello tedesco arrivato in Brasile, e chiuse la meritoria presenza dei missionari di Baviera alla Vice- Provincia di San Paolo.
Nacque a Wasserburg, Germania il 1° gennaio 1907; emise i voti religiosi nel 1925. Egli era entrato come seminarista minore in Gars in Baviera, ma gli fu consigliato di fare il fratello, per la difficoltà degli studi.

Arrivò in Brasile nel 1928, iniziando i suoi 64 anni di Brasile in Campinas -Goiás. Cuoco, ortoloano, portinaio, sagrestano, prefetto degli ospiti, era un uomo dai sette strumenti posti al servizio dei fratelli e della gente. Pindamonhangaba, Araraquara, Penha, Aparecida, Tiete, Cachoeira do Sul, Pinheiro Marcado, Porto Alegre, dove non è stato questo fratello? Uomo di preghiera e di lavoro, trovava qualcosa da fare, o da organizzare, o mettere in ordine. Oppure, nella cappella della comunità lunghe soste davanti a Gesù Sacramentato.
Nel periodo di Natale era un magistrale costruttore di presepi, sia in comunità che in chiesa. Come portinaio in Aparecida era costantemente attento e caritatevole ai pellegrini.
Gentile e attento anche con i confratelli, sincero e umile, era veramente un uomo di Dio in mezzo a noi.
Le note del suo diario spirituale disegnano mistici passaggi che regolavano la sua vita. C’era annotato: “Devo diventare santo, costi quel che costi…” E chi ha vissuto con lui negli ultimi anni può tranquillamente testimoniare che Wilibaldo era un santo di Dio.

Ma non era un santo disincarnato. Il suo lato umano di uomo di volontà volitiva e determinata, segnato dalla gioia di vivere, era noto. Non ammetteva che in sua presenza si parlasse male di qualcuno: chiudeva gli occhi, scuoteva la testa e, quando necessario, dava un taglio al patrlare. Mostrava la sua disapprovazione anche dinanzi al malfatto, soprattutto dinanzi acoloro che mancavano o erano rilassati.
Il nostro fratello sapeva godersi il lato buono della vita comunitaria: curava con attenzione la sauna della Comunità, che faceva frequentemente; quando un gruppo andava al mare, c’era Willi a fare il cuoco. A casa dopo la giornata lavoro e di preghiera, aveva i suoi momenti davanti alla TV, intrattenendosi con le telenovelas che amava molto.

Negli ultimi anni il suo cuore si indebolì, costringendo il fratello a diminuire il ritmo intenso di attività. Poi anche il cuore si è fermato di colpo, conseguenza di un’edema polmonare, la mattina del 25 agosto 1992 nella casa di Pedrinha, mentre si preparava per un altra giornata di ritiro con la comunità.
La Provincia ha perso un santo nelle sue comunità e ha guadagnato un confratello nel cielo!
(P. Víctor Hugo).

CERESP
Redentorista Centro di Spiritualità – Aparecida-SP
Pe.Isac Barreto Lorraine C.Ss.R (In memoriam)
Pe.Vitor Hugo Lapenta CSsR
Pe.Flávio Cavalca Castro CSsR.

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