P. Luigi Maiorino (1911-2002) – Italia.
Il giorno 11 novembre 2002 è morto, nella nostra comunità di Pagani, il P. Luigi Maiorino.
Il caro confratello era nato il 5 agosto del 1911 a Nocera Inferiore (Sa), da Lorenzo e Maria Consiglia Gambardella.
Giovanissimo entra nella nostra casa di formazione di Lettere nell’ottobre 1924, e si rende docile e disponibile al progetto educativo e vocazionale che i formatori e i confratelli tutti testimoniano con zelo ed esemplarità.
Il cammino della sua consacrazione nella Congregazione del Ss. Redentore si concretizza in maniera visibile con l’ingresso al Noviziato di Ciorani il 29 settembre 1929 e, l’anno successivo, emette la sua professione consacrandosi al Signore con i voti di povertà, castità ed obbedienza. Completa gli studi filosofici e teologici nello Studentato Redentorista di S. Angelo a Cupolo (Bn) e viene Ordinato presbitero il 10 ottobre 1936 da Mons. Mancinelli.
Le primizie del ministero sacerdotale sono consacrate soprattutto all’opera educativa dei nostri aspiranti. I Superiori lo assegnano alla casa di Lettere dal 1936 al 1943. Nel 1947 è incaricato, come direttore degli aspiranti, a inaugurare la nuova casa formativa di Corato dove resta fino al 1950.
Successivamente, fino al 1957 sarà il Maestro dei novizi a Ciorani e a S. Angelo a Cupolo, assolvendo questo delicato compito con serenità e dolcezza. Soprattutto con paterna premura cerca di alleviare ai giovani novizi le sofferenze dovute all’estrema povertà e alla ristrettezza dei mezzi di sussistenza.
In seguito il P. Luigi viene assegnato alle comunità di Teano, Francavilla Fontana, Pompei; Marianella, e dal 1992 era alla comunità di Pagani:
Il tratto distintivo del suo ministero sacerdotale è stata la celebrazione assidua del sacramento della riconciliazione, svolta presso il Santuario di Pompei, e presso moltissime comunità di Suore.
Moltissimi laici ricorrevano a lui per la confessione e la direzione spirituale. Una tenera e .filiale devozione alla Madonna lo spingeva alla preghiera assidua del Santo Rosario.
Sempre attento alle vicende della società e della chiesa, soffriva non poco, di fronte al calo numerico delle vocazioni alla vita missionaria e sacerdotale, e al diffuso senso di indifferenza religiosa che intravedeva nella cultura del nostro tempo.
La sua testimonianza di semplicità di vita e il suo ricordo restano nella memoria di quanti lo abbiano conosciuto e amato.
P. Antonio De Luca
Superiore Provinciale
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Dalla Lettera Circolare
del 28 novembre 2002
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