Ma che belle promesse

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95. Ma che belle promesse!
Ci hai destinati, Dio, all’acquisto della salvezza eterna.

Aiutami; Dio, a tenere in mente
che il giorno del Signore
verrà come un ladro di notte.
Quando diciamo: Pace e Sicurezza,
allora d’improvviso
arriverà la distruzione
e nessuno sfuggirà

Chiedo di ricordarmene ma
senza timore.
Dopo tutto, noi non siamo al buio
perché il giorno
ci sorprenda come un ladro.
No, grazie a tuo Figlio,
nostro Salvatore,
noi siamo tutti figli della luce
e del giorno
non della notte, né del buio.

Perciò non dormiamo come gli altri
ma restiamo svegli e siamo sobri.
Perché chi dorme, dorme di notte,
e chi si ubriaca, si ubriaca: di notte.
Ma noi, che siamo del giorno,
siamo sobri,
indossando la corazza della fede
e dell’amore
e l’elmetto della speranza
della salvezza.

Che conserviamo sempre in mente
questa verità:
tu non ci hai destinati, Dio,
alla tua collera,
ma all’acquisto della salvezza,
mediante Gesù Cristo, Signore nostro,
morto per noi
perché sia che vegliamo,
sia che dormiamo,
assieme con lui noi viviamo.

(Prima Lettera ai Tessalonicesi, cap. 5,2-10)

Ai cristiani viene a volte mossa l’accusa di aspettare passivamente, in mezzo a ogni comodità, il bel premio del cielo alla loro morte… Dove e quando l’accusa risultasse vera, essa non descrive tanto la nostra fede cristiana, ma piuttosto la sua mancanza e quella di una speranza viva e di un amore impegnato.

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Paul Hilsdale
Nel Signore Gesù – Preghiere dalle lettere di Paolo
ed. 2004
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