27 luglio
La pupilla della Congregazione è l’obbedienza; questa è quella virtù che ci fa essere religiosi; se si perde l’ubbidienza la Congregazione non è più la casa di Dio. Nelle religioni più rilassate ha tutto il vigore l’ubbidienza e si fa tutto il possibile per mantenerla. (S. Alfonso in Berruti, Lo spirito di S. Alfonso, cap. VII)
- Accadeva talvolta che S. Alfonso voleva che si ubbidisse dai soggetti senza rimostranze anche quando il Superiore avesse ordinato qualche cosa o non conforme o al disopra delle leggi dell’Istituto. Soltanto dopo eseguita l’ubbidienza permetteva che gli si riferisse ciò che vi poteva essere contro gli ordini del Superiore: tanto abbominava il Santo ogni disubbidienza anche leggera.
Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.
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