21 luglio
Guardi Iddio che alcuno della Congregazione si facesse mai uscire dalla bocca “Voglio o non voglio!” Ma sempe in tutte le cose, ancorché fosse interrogato dai Superiori di quello che desidera, deve sempre e solo rispondere: “Voglio quel che vuole l’ubbidienza”. (S. Alfonso in Il Vero Redentorista, parag. IV).
- S. Alfonso domandò un giorno a due giovani studenti, in quale casa erano stati per il Noviziato e per lo Studentato e quale di esse fosse più piaciuta. Avendo essi risposto che gli piaceva più Deliceto, il Santo ripigliò: «Dunque se io voglio mandarvi a Caposele, a Benevento, in Sicilia, voi ci troverete difficoltà? No, figlio mio, il vostro compiacimento deve essere l’ubbidienza: dove Iddio vi manda, là vi è il compiacimento di Dio».
Da “Spigolature“, a cura di P. Pompeo Franciosa, 1987.
Dal Calendario storico C.Ss.R.
- 21 luglio 1740 = Data memorabile nella Congregazione. Dopo aver recitato i vespri di Santa Maria Maddalena, i primi redentoristi fanno il voto di perseveranza. Sono Alfonso de Liguori, Giovanni Mazzini, Cesare Sportelli, Saverio Rossi, Andrea Villani, Gennaro Rendina, Francesco Tartaglione, Gioacchino Gaudiello e Vito Curzio. Mons. Falcoia accettò i voti e firmò gli atti quale “Direttore” dell’Istituto. In quello stesso giorno, Alfonso, di propria mano, aggiunse al voto di perseveranza: “Faccio anche il voto di andare alle missioni presso gli infedeli, quando ne venga richiesto dal Sommo Pontefice o dal Superiore Maggiore“.
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