(◊ in Francia) P. Stanislas Lorrain. (1835-1904) (Ω in Roma)
P. Stanislas Lorrain. Roma, 1904.
Proveniente da una famiglia patriarcale della diocesi di Nancy, il P. Lorrain nacque a Biberkirch, vicino Sarrebourg, il 23 giugno 1835, ed entrò da seminarista nella Congregazione.
Nominato Rettore di Châteauroux nel 1867 a trentatre anni, lo diventò poi di Avon e di Parigi. Fu il fondatore della casa di Parigi-Ménilmontant.
Anche Saint-Nicolas-du-Port lo ricevé in qualità di Rettore. Grazie al suo zelo, la chiesa del convento divenne sede di un ministero apostolico intenso, e le missioni ricevettero un vigoroso impulso.
Nominato di nuovo Rettore della casa di Parigi che aveva fondato vent’anni prima, si dedicò per sette anni al servizio delle anime che gli erano affidate. Ingrandì il convento e soprattutto dotò questo quartiere diseredato di Ménilmontant di una splendida chiesa alla gloria della Madonna del Perpetuo Soccorso, di cui Fratello Gerardo fu abile architetto, aiutato dal vecchio zio Fratello Édouard, di immortale memoria.
Sotto il suo saggio governo furono fondate: l’opera du Pain des pauvres; l’opera Enfants pauvres de Popincourt; altre furono sostenute e sviluppate: l’Association des Alsaciens-Lorrains, la visite des malades, l’oeuvre des mariages, l’Archiconfrérie de Notre-Dame du Perpétuel Secours et de saint Alphonse.
Al momento della divisione della Provincia francese nel 1900, il P. Lorrain restò semplice soggetto a Saint-Nicolas-du-Port.
In questo tempo bisognava pensare a preparare un rifugio per i Padri e per la gioventù che stavano per essere cacciati dalle leggi persecutrici del 1903. Il Padre Lorrain fu mandato in Belgio insieme al Rettore P. Tailleur per cercare un rifugio. Lo trovò ad Attert. E lì, malgrado i suoi settant’anni e le infermità, il P. Lorrain si diede tutto a tutti, non indietreggiando davanti a nessun sacrificio per organizzare questo rifugio. Il P. Lorrain qui trascorse i tre ultimi anni di vita e si preparò alla morte.
Come religioso, il P. Lorrain fu l’uomo del dovere, della regola. Di buon giudizio, molto abile negli affari e di consumata prudenza, si fece apprezzare per l’amabilità e l’energia del carattere, per la squisita carità, per le meravigliose qualità nella direzione delle anime, e per la pienezza dello spirito religioso.
Morì a Roma dove era andato in compagnia del P. Jean Kannengiesser, suo Provinciale, invitati dal Rev.mo Rettore Maggiore Padre Raus per la canonizzazione di san Gerardo. Partendo per la Città eterna, aveva detto ai suoi confratelli: «Sarei felice di poter morire lì!» Dio l’ha esaudito.
– «Opera enim illorum sequuntur illos».” Ap. 14, 13.
Professione: 13 novembre 1857.
Ordinazione sacerdotale: 25 maggio 1861.