Lojodice Vittorio redentorista

P. Vittorio Lojodice (1834-1916) – Italia.

P. Vittorio Lojodice (1834-1916)

Nacque a Corato il 25 luglio 1834. Il 25 febbraio 1851 il Ven. P. Ribera l’accompagnò al Noviziato di Ciorani, ove professò il 10 marzo 1852. Completati i suoi studi filosofici e teologici nel Collegio di Deliceto, ascese al Sacerdozio il 19 settembre 1857.

Il 21 maggio1859 benedetto dal Rev.mo Berruti lasciò Napoli e partì con i Padri Tirino e D’Elia Gioacchino verso l’ America Meridionale.

Morti i due compagni, ritornò nel 1861 in Italia e si rimase a Roma, ove insegnò filosofia ai giovani Chierici della Congreg.ne dimoranti a Villa Caserta.

Nel 1863 all’ 8 Febbraio partì per la Spagna col mandato di piantarvi le tende liguorine. Nello stesso anno fu inviato in Argentina per catechizzare gli emigrati italiani.

Morì a Montevideo il 10 gennaio 1916. Tutti lo piansero con stima ed affetto, dolendosi di aver perduto un esperto direttore di coscienze un dolce amico, un consolatore sollecito di ogni sofferente. E si ripetè nel continente americano del Sud:«È morto il Santo!…».

Lojodice scrisse la Vita di S. Alfonso, le virtù e i miracoli di S. Gerardo Maiella e del Ven. Emmanuele Ribera e del P. D’Elia Gioacchino suo compagno; e pubblicò diversi libri ascetici.

Come dalla Circolare del 26 maggio 1859 del Rettore Maggiore Berruti con P. Lojodice partirono amche due Sacerdoti spagnoli per la Nuova Granata (Colombia).

Lojodice aveva fatto giuramento di rivedere i suoi genitori nel Cielo; nel 1861 essendo ritornato in Italia, ubbidì al R.mo P. Generale ed al Papa che lo sciolsero dal giuramento: si portò a Corato, dove fu ricevuto con giubilo religioso.
Nel Duomo celebrò la S. Messa, porgendo la S. Eucaristia ai genitori, ai fratelli, alle sorelle ed a tutti i parenti. Si trattenne in famiglia qualche giorno e poi ripartì per non più ritornarvi.

Nel 1884 fu inviato a Buenos-Aires e vi restò fino al 1897, quando fu trasferito a Montevideo.
(Lojodice Vittorio fu Cataldo, Via Levante 33, Foggia)

Nel gennaio 1917 ricevetti la seguente lettera:

Sassari, 16 Gennaio 1917.
Molto Rev. P. Schiavone,

Perdoni se mi prendo la libertà di scriverle questa lettera per manifestarle tre grazie singolari, oppure si possono quasi dire miracoli, nell’invocare un Padre Redentorista, di cui non ricordo più il nome; ma lo conobbi quando stavo a Buenos-Aries nel 1888, 89 e 90.

Allora conobbi questo Padre che era tenuto in concetto di Santo, e lo chiamavano il Santo. Io feci da lui gli esercizi spirituali e con lui feci la confessione generale. Dopo detto tutto, mi disse: Nel nome del Signore le dico che Lei non ha commesso mai peccato mortale». Io quasi non credendo gli dissi: E tutti questi peccati? – Egli mi rispose: « Si accerti che nel nome del Signore le dico, che lei non ha avuta mai la volontà di peccare, ma l’ ha fatto per la forza della tentazione». Allora io sentii una gioia indicibile nel mio cuore, come avessi ricevuta una grande grazia; e mi ricordo sempre di detto Padre».

Nel dicembre 1916, poi, caddi ammalata gravemente e soffrivo tentazioni diaboliche da non farmi riposare … allora gridai: “O beato Padre Redentorista che mi confessasti, vieni a salvarmi da questo male, e toglimi questa tentazione”. – All’ istante mi sentii sollevata!

La terza grazia è che sulla tettoia della mia casa sentii ad un tratto moltissimi topi da non farmi prendere sonno. Invocai di nuovo l’ aiuto del caro Padre, ed i topi non più si udirono. Riferii il fatto ad un Sacerdote e questi esclamò: «Che miracolo!»

Ora vorrei sapere se questo Padre vive, oppure, è morto in concetto di santità, e se lei lo conosce. Se ne hanno scritto la vita, me la mandi e spedirò subito il costo. Vorrei pure una sua reliquia per poterla portare addosso.

La prego benedirmi …

Pierina Chierchi   Sassari, Via Turritana 31 p. III.

 Il P. Nunzio Lojodice, fratello maggiore del P. Vittorio, era valente in letteratura, e morì a Corato, sua patria, nel 1914 di anni 82, il giorno 9 marzo, essendo nato il 9 luglio 1832. Professò il 23 marzo 1851; e si ordinò sacerdote il 20 settembre 1856.

Vittorio Lojodice fece i suoi studi a Molfetta, dove il nostro Ven. P. Ribera lo consigliò ad entrare in Congregazione. Il 1° maggio 1859 partì per il Casanare nella Colombia per evangelizzare gl’ Infedeli.

Fu segretario del Delegato Apostolico Mons. Lodockovscki, che poi fu Cardinale.
In Roma insegnò filosofia ai nostri Studenti. Tornò in Spagna nel febbraio 1863; e vi restò sino al 1884; e fu colà il Fondatore dei Redentoristi; con l’approvazione della Regina Isabella vi aprì due Case.

Nel 1870 fu al Concilio Vaticano, come Segretario dell’ Arcivescovo di Granata; e poi quivi si portò per aprire una nostra Casa.
Lojodice è appellato il Patriarca dei Redentoristi nella Spagna, ed è ritenuto Santo anche da parecchi Vescovi.

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Profilo tratto da Biografie manoscritte
del P. S. Schiavone –
vol.3 Pagani, Archivio Provinciale Redentorista.
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P. VittorioLojodice, originario di Corato, è chiamato il Patriarca dei Redentoristi nella Spagna; ebbe fama di Santo presso il popolo e anche presso diversi Vescovi. La sua vita fu davvero avventurosa e feconda. Mori a Montevideo nel 1916.
P. VittorioLojodice, originario di Corato, è chiamato il Patriarca dei Redentoristi nella Spagna; ebbe fama di Santo presso il popolo e anche presso diversi Vescovi. La sua vita fu davvero avventurosa e feconda. Mori a Montevideo nel 1916.

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