I Redentoristi d’Italia in ritiro
Liberi per il Vangelo
Riprendere slancio per continuare l’annunzio dell’abbondante redenzione.
“Liberi per il Vangelo” è il tema che in questi giorni il P. Sabatino Majorano sta sviluppando ad un folto gruppo di Redentoristi d’Italia con rappresentanza spagnola e portoghese. Tema affascinante ed anche fondamentale per la vita reliosa oggi.
Sul finire dell’estate e prima di affrontare il lavoro di un altro anno di lavoro pastorale che li vedrà impegnati ad annunziare la “copiosa redemptio” (l’abbondante redenzione) ad una società che sembra (ma solo in apparenza) estranearsi al messaggio cristiano, una buona rappresentanza di Redentoristi italiani (ma anche spagnoli e portoghesi) vive giorni di ritiro spirituale a Ciorani, la casa Madre fondata da S. Alfonso nel 1735 in una zona bisognosa di una forte presenza spirituale.
“Liberi per il Vangelo” è il tema che in questi giorni sta sviluppando il P. Sabatino Majorano, anch’egli redentorista e noto professore di teologia morale all’Accademia Alfonsiana di Roma. L’uomo è stato liberato da Critsto, che gli ha donato la possibilità di vivere in pieno quella libertà che lo rende viva immagine e somiglianza di Dio. Vivere responsabilmente la libertà, liberandola da quei tratti di “assolutismo relativista” che illude l’uomo di sentirsi realizzato lontano (se non contro) Dio. Infatti se l’uomo di oggi è giustamente geloso della sua libertà, difendendola a spada tratta e con sacrificio di fronte ad ogni prevaricazione nei suoi confronti, è anche vero che poi la mette continuamente a rischio accettando di sottomettersi a mode di pensiero, di atteggiamenti etici e sociali che lo allontanano di fatto dal suo Creatore.
Ritrovare la sana radice della libertà è un diritto-dovere del cristiano oggi, chiamato a confrontarsi continuamente con altre culture e religioni.
Anche il redentorista di oggi ha bisogno di ritrovare queste radici, per potersi donare con disponibilità e totalità al ministero a cui è stato chiamato: annunziare agli uomini l’abbondante redenzione, cioè quell’amore gratuito e pieno di Dio che li fa passare da uno stato di schiavitù (ma quanti ancora oggi non si sentono schiavi di nessuno) alla dignità di sentirsi ed essere figli amati dal Padre celeste in Cristo redentore.
I Redentoristi sono, quindi, continuamente chiamati a rivestire l’uomo nuovo, fatto ad immagine di Cristo crocifisso e risorto, purificando la loro maniera di giudicare e di agire. Tale sforzo richiede una continua abnegazione di se stesso che respinge ogni forma di egoismo e spalanca il cuore verso gli altri, seguendo la loro vocazione. Così, donando se stessi agli altri per amore di Crsto (e non conservandosi…) raggiugeranno quella libertà interiore che dà unità e armonia a tutta la loro esistenza.
Questi giorni di riflessione e di grazia sono coronati dalla presenza di quattro giovani che iniziano il cammino del noviziato e dalla rinnovazione dei voti religiosi fatta da tre giovani redentoristi già consacrati e che attendono di iniziare una significativa esperienza pastorale prima di essere ordinati sacerdoti.
P. Salvatore Brugnano
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