Bruno Leuzzi
è ritornato
alla casa del Padre
1927-2012
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“Esulterò di gioia per la tua grazia, perché hai guardato alla mia miseria, hai conosciuto le mie angosce; non mi hai consegnato nelle mani del nemico, hai guidato al largo i miei passi”.
(Sal. 31, 8-10)
Carissimi Confratelli,
martedì, festa di s. Gerardo, alle ore 10.30 nella basilica s. Alfonso in Pagani si sono tenuti i funerali di Fr. Leuzzi Bruno, morto alle ore 10 di lunedì 15 ottobre, festa di s. Teresa d’Avila, all’età di anni 85. Trovandomi a Materdomini per la predicazione del triduo in onore di s. Gerardo, i funerali sono stati celebrati dal p. Saverio Santomassimo, Vicario provinciale. Alla concelebrazione, oltre ai confratelli delle comunità di Pagani, Ciorani e Teano, hanno partecipato anche alcuni confratelli venuti dalla casa generalizia in Roma: p. Panella Luciano, superiore; p. Ulisses, segretario generale, p. Cannon e alcuni confratelli della scuola maggiore. Al termine della concelebrazione,il p. Ulisses, Segretario generale, ha parlato a nome del p. Generale.
Il Fr. Bruno, all’anagrafe Nicola Leuzzi, è nato a S. Caterina dello Ionio (CZ) il 03.08.1927 da Rocco e Lattari Maria Concetta .Nel mese di febbraio del 1948 all’età di 21 anni, quando era già bene inserito nel mondo del lavoro come capocantiere in una ditta edile, incontra tre missionari redentoristi: P. Alfonso Santonicola, P. Antonino Santonicola e P. Ernesto Gravagnuolo, venuti al suo paese per predicare la santa missione.
Durante la missione matura in lui il desiderio di far parte del nostro Istituto come fratello coadiutore. Fr. Achille, da lui contattato, gli risponde che questa vita non era fatta per lui in quanto piena di molti sacrifici. Bruno gli risponde che con l’aiuto di Dio si sarebbe impegnato ad affrontare ogni difficoltà che la vita religiosa avrebbe potuto prospettare. I padri, venuti a sapere la cosa, lo invitano a rivolgersi al p. Sorrentino Vincenzo, superiore nella comunità di S. Andrea Jonio. Bruno si reca a S. Andrea e il superiore gli dice di ritornare nel mese di giugno così avrebbe avuto l’occasione di parlare direttamente con il p. provinciale, p. Tessa, in visita alla comunità. Il p. Tessa si meraviglia che Bruno non sia stato accettato subito e lo invita a ritornare il giorno dopo per iniziare un cammino di preparazione.
E infatti il 1 luglio del 1948 viene accolto nella comunità di S. Andrea e vi rimane fino al 20 luglio. , giorno in cui il P. Carioti Vincenzo lo accompagna a Pagani, dove rimane per tutto il tempo del postulantato. Il 15 agosto 1949 parte per Ciorani per iniziare l’anno di noviziato.
Come maestro di noviziato ha prima P. Romano Luigi che lo guida fino al mese di giugno, e poi, da giugno al 29 settembre 1950, P. Maiorino Luigi. Superiore della Casa è P. Michele Mazzei.
Il 29 settembre 1950 emette i voti temporanei e resta a Ciorani fino al mese di giugno 1952 con l’incarico principale di vice economo; alle dipendenze dell’economo (ministro) P. Angiolino Nicola.
Dal giugno 1952 fino al mese di ottobre 1962 viene assegnato a S. Angelo a Cupolo, con l’incarico principale di vice economo. In questa stessa casa il 29 settembre 1953 emette i voti perpetui.
Dal mese di ottobre 1962 al mese di agosto 1987 lo troviamo al Colle S. Alfonso, con l’incarico di vice economo.fino al 1981 e dal 1981 al 1987 con l’incarico di economo. Per diversi trienni è stato anche Consigliere della suddetta comunità. Dal mese di agosto 1987 al mese di novembre 1989 viene assegnato a Materdomini, senza alcun incarico “Non so (egli scrive) se per volontà dei superiori o di Dio, ma sono sicuro che per volontà di Dio”.
Dal mese di novembre 1989 al 2009 viene assegnato a Roma presso la Casa generalizia. A Roma presta servizio come vice economo ed anche come consigliere della comunità.
Nella nostra Provincia è’ stato un triennio Consigliere Straordinario, e quasi sempre Capitolare in qualità di rappresentante dei fratelli.
Da Roma veniva sempre a Materdomini per accompagnare i confessori e per prestare servizio nel santuario. Nel mese dicembre 2009, trovandosi a Materdomini viene ricoverato nell’ospedale di Oliveto Citra per un malore. Nello stesso giorno viene trasferito all’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore e ricoverato nel reparto di neurologia e il giorno 24 di dicembre viene operato dal Dr. D’Acunzo per un angioma al cervello.
Il 25 dicembre, per un grumo di sangue formatosi in seguito all’operazione, riceve un altro intervento e il giorno 31 viene dimesso. Per la convalescenza si stabilisce nella casa di riposo della comunità di Pagani.
Per il triennio 2011-2014 viene assegnato alla comunità di Pagani nel reparto ammalati. Venerdì 17 agosto 2012 si reca al Pascale di Napoli per una visita oncologica. Ha un tumore allo stomaco e data l’età il decorso è lento.
Martedì 28 agosto alle ore 19.30, con un’ambulanza privata, viene ricoverato d’urgenza in ospedale a Nocera. Viene sottoposto a vari accertamenti, gli viene diagnosticato un carcinoma prostatico che gli porta una tromboflebite che lo costringe a stare a letto.
Lunedì 8 ottobre si aggrava il suo stato di salute. Gli viene amministrata l’unzione degli in fermi che riceve con attiva partecipazione e devozione.
Lunedì 15 ottobre, festa di s. Teresa d’Avila, alle ore 10.00 termina la sua esistenza terrena.
Nonostante i ripetuti interventi chirurgici avuti nell’arco della sua vita e i tanti problemi fisici di cui è stato oggetto, ha sempre lottato senza mai arrendersi. Anche negli ultimi giorni, nonostante le sofferenze, ha mostrato sempre grande rassegnazione e grande fede in Dio.
E’ stato uno degli ultimi fratelli della vecchia guardia: amante della vocazione, attaccato all’Istituto, attento alle cose di comunità, rispettoso verso tutti, servizievole, sempre a disposizione nel risolvere qualsiasi problema potesse sorgere nella gestione della comunità.
Nei suoi appunti biografici ha scritto: “Ringrazio Dio del dono della vocazione, la Madonna che mi assiste per la perseveranza, e con l’aiuto di S. Alfonso, S. Gerardo e tutti i nostri Santi spero di essere fedele (fino alla morte) a tutti i miei doveri. Ringrazio i Padri per i quali si è maturata la mia vocazione, i Superiori della fiducia che hanno avuto sempre in me, e tutti i confratelli che certamente mi sono stati di grande aiuto con il loro esempio.
Mi piace pensare che il giorno della sua morte, festa di s. Teresa d’Avila , della quale sia s. Alfonso che s. Gerardo erano molto devoti, sia stato accolto dallo stesso s. Gerardo a festeggiare insieme a tutti gli altri confratelli della congregazione questa grande santa, che l’antica regola presentava nel numero dei protettori del nostro Istituto.
P. Davide Perdonò
Superiore provinciale
(Lettera circolare 18/10/2012)