Lettera n. 87 Alla Nobildonna Pasqualina Brancatisano 1847
Direzione spirituale: l’assicura che, essendo malata, può mangiare la carne.
Tropea 27 Aprile 1847
Jesus, Maria, Joseph, Sanctus Alphonsus
Figlia in Gesù Cristo
In risposta a quella che mi diede il P. Caprioli[2] quà giusto ieri, altro non posso aggiungere ai decreti del mio Rettore[3], che cercare il parere dell’ottimo Medico Don Nunzio La Torre pel mangiare carne in tutti i giorni e vi assicurate della Volontà di Dio[4]. Non vi è scandalo per la famiglia essendovi i permessi dei Medici Spirituali, e Corporali. Andando in Ardore[5], e siete domandata da quel Confessore ditegli l’obbedienza del Rettore, e fate quello che vi dice il Medico.
Gesù, e Maria vi benedicano, e voi pregateli per me.
Umilissimo Vostro Servitore
Vito Michele Di Netta
del SS. Redentore
Indirizzo (timbro poco leggibile di Tropea):
All’Illustrissima Signora
Donna Pasqualina Brancatisano
Cose di Coscienza, Palmi per Santa Cristina
[1] Lettera autografa che si trova presso la Postulazione Generale Redentorista in Roma, Via Merulana.
[2] Vedi nota alla lettera 84 del 7 gennaio 1847.
[3] È il P. Salvatore Tallaridi, figlio di Raffaele e di Caliò Carmelina , nato il 23 maggio 1812 a Catanzaro e ordinato sacerdote il 13 giugno 1835. Partecipò all’apostolato missionario in Calabria col P. Di Netta, al quale successe come rettore nel 1845, senza però riuscire a portare a termine il triennio (gli subentrò ancora P. Di Netta). Morì il 29 ottobre 1879 a Pagani.
[4] La ricetta del medico annullava il precetto di non mangiar carne nei giorni indicati.
[5] Cf. Nota alla lettera 50 del 11/9/1840..